Il Ferrara Buskers Festival è il paradiso dei musicisti di strada

Cosa unisce Ed Sheeran, Rod Stewart e i Maneskin? Tutti e tre sono partiti dalla strada. Il rosso cantautore di Halifax aveva solamente 16 anni quando cominciò a strimpellare le sue prime canzoni davanti a un pubblico, sui marciapiedi di Londra: l’inizio di un percorso che in una manciata di anni lo avrebbe portato a diventare una delle popstar più amate della sua generazione. Di anni Rod Stewart ne aveva invece 17 quando, armato di armonica, nel 1962 cominciò a sfoggiare le sue doti canore per le strade della capitale britannica come busker, prima di entrare l’anno successivo nella band dei Dimensions. Quella dei Maneskin è una storia nota: l’ascesa della rock band partì, ancor prima che da X Factor, dal marciapiede di via del Corso, nel cuore di Roma, dove Damiano David e soci si esibivano come buskers mostrando già tutto il loro potenziale. Quella del busking è più che una pratica: una vera e propria cultura che unisce milioni di appassionati. In Italia c’è uno dei più grossi festival dedicati a questo mondo: è il Ferrara Buskers Festival. Giunta alla sua 37esima edizione, la kermesse si svolgerà quest’anno dal 21 al 25 agosto nella città emiliana, con un’anteprima a Comacchio, poco distante da Ferrara, il 18 agosto.
60 gli artisti internazionali attesi sull’ideale “palcoscenico en plein air” di oltre 1000 mq nel cuore di Ferrara (tra il suggestivo Corso Ercole d’Este e il Quadrivio degli Angeli), per un totale di 180 esibizioni e 10 ore di spettacolo ogni giorno. Oltre 950 le candidature ricevute quest’anno dagli organizzatori per far parte di un evento unico nel panorama internazionale. Sono questi i numeri dell’edizione 2024 del Ferrara Busker Festival, che dal 1988 è tappa imprescindibile per migliaia di musicisti che ogni giorno scelgono la strada come palco e che ogni anno, d’estate, si danno appuntamento nella città emiliana. Cile, Regno Unito, Brasile, Paesi Bassi, Corea del Sud, Argentina, Francia, Siria, Repubblica Ceca: sono solo alcuni angolo del mondo dai quali provengono gli artisti che compongono il cartellone - quello completo, con orari e tutti i dettagli sulle performance, è disponibile sul sito ufficiale www.ferrarabuskers.com - dell’edizione di quest’anno. Si va dai siriani Taraf Syriana allo spagnolo Proyecto LupA, dai newyorkesi The Positive Brothers al francese Eric Tarantola, passando per le sudcoreane Yi Seo Band. E poi i Cosmonautix, El Kote, De Heek, già visti in passato sul palco del Ferrara Buskers Festival.
“Mai come quest’anno abbiamo ricevuto tante candidature, scegliere non è stato facile e gli artisti che animeranno le strade di Ferrara sono sicura saranno all’altezza delle aspettative. C’è grande attesa attorno a questa prima edizione rinnovata del Festival - commenta Rebecca Bottoni, Presidente e Direttore Artistico dell’Associazione del Ferrara Buskers Festival - stiamo finalizzando la programmazione delle tantissime performance, degli spettacoli collaterali inseriti a palinsesto, creando le condizioni affinché alcun dettaglio sia trascurato. Il nostro obiettivo è arrivare a coinvolgere un pubblico ancora più attento, appassionato e affamato di quella cultura, tradizione e filosofia di vita che solo i buskers sanno trasmettere. Un passo in avanti che è anche una grande sfida, quella di diventare, un vero e proprio Festival, continuando a proteggere l’anima e la qualità di quanto abbiamo costruito fino ad oggi”.
Non solo musica ed esibizioni artistiche per l’affezionato pubblico del Ferrara Buskers Festival, ma l’opportunità di immergersi in un’esperienza a 360° che darà accesso a 34 laboratori didattici per bambini e adulti, 5 talk di approfondimento su tematiche culturali e di intrattenimento, 6 reading di pièce teatrali, 6 workshop realizzati con associazioni e organizzazioni culturali del territorio, 4 mostre fotografiche che ripercorrono storia ed emozioni del festival e 4 presentazioni di libri. Non mancheranno momenti di relax partecipando alle sessioni di yoga previste all’alba, aperitivi immersi nel verde e concerti speciali al DopoFestival nel Parco Massari. Ad aprire la rassegna culturale di questa edizione del Festival, con un omaggio a Mattia Torre, sceneggiatore di “Boris”, ci sarà Valerio Aprea: attore poliedrico dallo stile personalissimo che porta sia sul palco che in alcune delle più importanti produzioni televisive cinematografiche degli ultimi anni. Erika Sarson, Project Manager del Ferrara Buskers Festival, dichiara: “Fondamentale è stato il supporto degli sponsor, che hanno rinnovato la fiducia, credendo in un format nuovo e investendo così nell’arte che il nostro Festival è capace di diffondere. Abbiamo stretto un legame ancora più forte con associazioni di categoria, istituzioni ed enti della città di Ferrara, coinvolgendoli nella realizzazione di progetti speciali, laboratori e mostre, strutturando convenzioni e dandoci la possibilità di abbattere barriere e rendere l’evento inclusivo”.
Il manifesto del Ferrara Buskers Festival è "La strada è bellissima”. La kermesse celebrerà la bellezza dell'esperienza collettiva e inclusiva della strada, descritta come un luogo che lascia un segno profondo e duraturo nelle persone, accoglie tutti senza chiedere nulla in cambio, tranne il rispetto. Un luogo di incontri significativi e sguardi che creano connessioni profonde. Soggetti della campagna sono le persone stesse del festival: musicisti, organizzatori e altre figure chiave, poste al centro della comunicazione, anche sui social.
Centrale sarà come sempre anche l’impegno per l'ambiente, che nel tempo ha portato il Festival a ottenere il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e a conseguire per primi in Italia la certificazione ISO 20121 (standard di gestione per l'organizzazione sostenibile di eventi) rinnovata ogni anno. Per sua stessa natura, l’evento non produce inquinamento sonoro né allestimenti imponenti o carichi sospesi con relativi consumi energetici importanti. Per dare ancora più valore alla propria anima green, il Festival è attento a realizzare proposte e iniziative per ridurre l’impatto ambientale e sensibilizzare gli spettatori (tra i main partner più attivi in tal senso c’è il Gruppo Hera, da oltre 10 anni al fianco del Ferrara Buskers Festival anche con laboratori volti a far crescere la consapevolezza dell’importanza di essere sostenibili).
I prezzi dei biglietti per il festival? Anche quelli sono a misura d’uomo, verrebbe da dire. Nell’era del gigantismo a tutti i costi che caratterizza la musica dal vivo in Italia, il pass 1-Day Pass intero per trascorrere un'intera giornata a Ferrara costa 11 (più diritti di prevendita), da utilizzare in una data a scelta: il prezzo è di 8 euro per persone da 13 a 18 anni compiute, disabil, over65, accompagnatore di 1 bambino/a da 0 a 12 anni. Per chi desidera partecipare per tre giorni no-stop al festival c’è il 3-Day Pass (20 euro + ddp), per gli appassionati che non vogliono perdersi neppure una nota c’è il Full Festival Pass (40 euro + ddp). Si possono acquistare su festival.ferrarabuskers.com/it/tickets. A completare l'esperienza, il food village (ci sono 15 food trucks) con mercatino e area relax e la festa serale che parte ogni sera non appena l'ultimo busker conclude la sua esibizione, con dj set e bar. Cosa volete di più?