Rockol30

Classic rock: Byrds, la creatività dall’unione di stili diversi

La band americana ha inventato il folk rock, il country rock e il rock psichedelico
Classic rock: Byrds, la creatività dall’unione di stili diversi

Non si può negare che i Byrds abbiano iniziato la loro strada verso il successo con le cover. Il primo brano che li ha portati in vetta alle classifiche su entrambe le sponde anglofone dell’oceano è infatti una rilettura dell’oggi classico, ma allora appena uscito, "Mr. Tambourine Man" di Bob Dylan. Anche il loro secondo album era incentrato su una cover: "Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is a Season)", firmata da un altro maestro del folk, Pete Seeger.

Si fa però presto a dire cover. A volte le riletture diventano così innovative che assumono un valore diverso rispetto all’originale. Questo è quanto successo alla band di Roger McGuinn (originariamente Jim McGuinn, chitarra e voce), Gene Clark (tamburello e voce), e David Crosby (chitarra ritmica e voce). Nato come trio, si è poi ampliato con l'ingresso di Chris Hillman (basso e voce) e Michael Clarke (batteria), formando così la band a Los Angeles nel 1964. La loro rilettura, fatta con capacità e coraggio di guardare oltre l’originale, li ha portati alla creazione di un proprio linguaggio musicale che ha fatto scuola, creando un genere: il folk rock. Gli elementi della musica popolare, solitamente scarna, uniti a quelli del rock dei primi anni ‘60, hanno dato vita a un connubio vincente che ha offerto nuove forme espressive e nuovi abiti mai prima indossati da nessuno nella musica.

Il loro lavoro di elaborazione non ha solo puntato a un nuovo aspetto stilistico, ma ha anche dato forma a un suono originale, inconfondibile, grazie all’uso di una chitarra elettrica a 12 corde, in particolare della marca Rickenbacker. Un risultato brillante in termini sonori, un suono fresco che ha influenzato molti artisti nei decenni successivi, tra cui REM e Tom Petty, un suono che viene identificato con il nome di jingle-jangle.

Un altro elemento distintivo è stato l’uso degli intrecci vocali, vicini ai Beach Boys, ma padri delle armonie vocali che arriveranno dai C.S.N. (& Y.), altra band epocale che vede la presenza fondativa di David Crosby, fuoriuscito dai Byrds.

Dopo aver rielaborato altre cover di Dylan e proposto brani originali nei primi due dischi ("Mr. Tambourine Man" e "Turn! Turn! Turn!" - entrambi del 1965), i Byrds hanno iniziato a esplorare altre strade, contaminando altri stili e creando nuove sintesi di elementi.

Con il cambiare delle mode e della cultura, si inizia a sentire il profumo degli anni ’70 e i Byrds, con il loro olfatto particolarmente sviluppato, spostano il proprio sguardo verso gli aspetti più psichedelici della musica. È anche il periodo della sperimentazione con le droghe, elemento tipico dell’epoca. Nasce così "Eight Miles High", ultima composizione prima dell’abbandono di Gene Clark (cantante e principale autore della band), nonché il loro primo successo non cover. Il brano, secondo la band, nasce da uno scambio di battute tra Clark e McGuinn durante un volo sull’altitudine del velivolo, ma qualcuno insinua che si tratti di un volo lisergico e così le radio lo boicottano, facendolo precipitare in classifica.

Pur privi del dimissionario Clark, i Byrds scelgono di esplorare questo nuovo filone, dando una maggiore spinta rock arricchita con elementi jazz (Coltrane) e atmosfere "raga" di origine indiana, prendendo a modello Ravi Shankar, trasformando il sitar in una chitarra. "Eight Miles High" insieme ad altri brani firmati dai restanti Byrds entra a far parte del terzo album "Fifth Dimension" (1966), disco che, come s’intuisce dal titolo, porta in una dimensione differente, psichedelica, onirica, ma anche più moderna e innovativa, consona ai tempi e al fermento creativo di cui i Byrds sono motore, creatori e stimolatori di idee, nonché parte integrante del panorama culturale e sociale della California.

La psichedelia si ritrova anche nei successivi quarto e quinto album "Younger Than Yesterday" e "The Notorious Byrd Brothers", dove però si intravedono già i primi segni di quello che verrà più avanti. Infatti, nella varietà dell’album, si sentono i primi accenni del country che costituirà, sempre mischiato al rock, l’ossatura del successivo "Sweetheart of the Rodeo" (1968). È l’album capolavoro dei Byrds, ma anche quello realizzato senza David Crosby, nel frattempo fuoriuscito dal gruppo (come il batterista Michael Clarke) per unirsi a Stills e Nash, dando vita allo storico trio (poi quartetto). A sostituirlo il countryman Gram Parsons (che però non entrò mai formalmente nella band), il quale portò alla creazione di un ulteriore innovativo "format" musicale. Con "Sweetheart of the Rodeo" nasce il country rock, genere poi seguito da molti artisti tra cui spiccano gli Eagles. L’accoglienza dell’album, registrato a Nashville, da parte della comunità musicale country non fu delle migliori. Questa commistione non piacque ai puristi del genere, che videro "sporcare" la purezza del country. Nemmeno la critica rock apprezzò il disco, accusandoli di usare uno stile musicale destinato a un pubblico lontano, anche culturalmente, da quello del rock. Così, un disco seminale come "Sweetheart of the Rodeo" non raggiunse i piani alti delle classifiche. Fu il tempo, con gli eventi successivi, a rendere giustizia all’anima evolutiva dell’album e alla sua grandezza.

La spinta creativa dei Byrds però finisce con questo album. Resteranno una formazione (diversa dall’originale) di buon livello anche negli album successivi, ma senza quella fiamma innovativa, quello spirito di ricerca e quella forza creativa che in tre furiosi anni di carriera (1965-1968) li ha contraddistinti. Spirito progressista, voglia di innovare, capacità di resistere ai diversi abbandoni e cambi di formazione: i Byrds sono stati una band in grado di creare in più occasioni qualcosa di nuovo. Sono stati precursori, sperimentatori e non seguaci, fondativi e non ripetitivi. E non dimentichiamo che hanno anche visto le classifiche di vendita dall’alto. Non molte altre band nella storia del rock hanno avuto un tale ruolo: folk rock, country rock e rock psichedelico, il tutto con un suono definito, sono riconducibili a questo gruppo californiano. Ecco perché la loro importanza è fondamentale e il segno che hanno lasciato è indelebile.

La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.