Steve Hackett "Nei Genesis a volte la musica si scriveva da sola"

Steve Hackett nel corso degli anni ha spesso celebrato dal vivo i suoi trascorsi nei Genesis proponendo nei suoi concerti solisti interi album della sua vecchia band. L'oggi 74enne chitarrista ha militato nella band britannica dal 1971 al 1977 e nonostante la fuoriuscita dal gruppo ripensa con affetto alla musica che ha composto insieme ai vecchi compagni descrivendola come un "periodo d'oro".
Ecco quanto ha dichiarato in una intervista con Classic Rock: "Non c'è dubbio sul cameratismo di una band quando tutti suonano insieme e c'è una telepatia virtuale che scorre. Quei momenti sono insostituibili e io li ho avuti con i Genesis. C'erano alcuni momenti in cui la musica si scriveva letteralmente da sola."
Continua ancora il musicista che sarà in concerto in Italia il prossimo autunno per cinque esibizioni: "C'era un aspetto di claustrofobia che ha invaso il mio tempo insieme ai Genesis, e ho dovuto lavorare al di fuori della band. Penso che se ti senti creativo e hai un album, un libro o un film dentro di te, non vuoi lasciarlo marcire. Lo devi fare." Riferendosi evidentemente al suo primo disco solista “Voyage of the Acolyte” che pubblicò nel 1975 quando era ancora nei Genesis.
Nonostante il grande successo che i Genesis ebbero una volta che Hackett lasciò la band, lui non si pente di essersene andato. "Se guardi la cosa in termini puramente finanziari, si potrebbe dire: 'A quest'ora potresti permetterti Buckingham Palace se fossi rimasto con la band'. Ma d'altra parte, la musica è la moneta da valutare. È ciò che ti nutre, se hai bisogno di farla."
Chiude il suo discorso sui Genesis spiegando: "I Genesis stavano diventando un po' troppo come un negozio chiuso e stava influenzando la mia capacità di dormire. Mi sono tormentato per due anni buoni per avere lasciato la band, poi ho pensato: 'No, ora devo fare un atto di fede.' E non c’è dubbio che ho preso la decisione giusta”.