Cosa ascoltare questa settimana: da Mace ai Black Keys
Dalla psichedelia del nuovo album di Mace al rock dei Black Keys, che tornano a distanza di due anni dall'ultimo "Dropout boogie", passando per il debutto del fenomeno Benson Boone, che con la sua "Beautiful things" ha spopolato ovunque: ecco i dischi da ascoltare questa settimana.
Mace - "Maya"
“Maya” è il titolo del nuovo album del produttore, traducibile con "inganno": è un termine che nasce dalla filosofia induista per esprimere la grande illusione che avvolge ciò che definiamo comunemente come "reale", un velo che nasconde la vera natura. Il nuovo album di Mace nasce, anche, da questa visione. Da una parte il desiderio del produttore multiplatino di accompagnare l'ascoltatore in dimensioni immateriali, di percorrere un vero e proprio viaggio attraverso le atmosfere psichedeliche delle produzioni e di condurre le numerose voci ospiti fuori dalla loro zona di comfort. Dall'altra la volontà di tornare a un processo creativo che privilegi un lavoro collettivo: per la scrittura musicale del disco l'artista ha infatti radunato 15 tra i migliori strumentisti italiani.
Black Keys - "Ohio players"
Quello dei Black Keys è uno dei dischi rock più attesi del 2024. Il duo composto da Dan Auerbach e Patrick Carney torna a due anni di distanza da "Dropout boogie" con quattordici canzoni che puntano a confermare ancora una volta i Black Keys come una delle realtà più impattanti del blues rock degli ultimi venticinque anni. Il disco è stato anticipato dai singoli "Beautiful people (Stay high)", "I forgot to be your lover" e "This is nowhere": Auerbach e Carney hanno lavorato all'album insieme a Dan the Automator, vero nome Daniel M. Nakamura, produttore californiano classe 1966 che nel corso della sua carriera ha messo mano ai dischi di - tra gli altri Primal Scream, Gorillaz, Kasabian e Miles Kane. In "Paper crown" c'è anche Beck.
Benson Boone - "Fireworks & Rollerblades"
Per il 21enne cantautore statunitense che negli scorsi mesi ha scalato le classifiche di tutto il mondo con la hit "Beautiful things", 440 milioni di streams solo su Spotify, è arrivato il momento di dimostrare di non essere un one hit wonder: "Fireworks & rollerblades" è l'album d'esordio sulla lunga distanza di Benson Boone, che oltre alla hit che gli ha cambiato la vita contiene anche i precedenti singoli "Ghost town" (uscito addirittura nel 2021) e "In the stars". Tra gli autori dei quindici brani inclusi nell'album c'è anche un hitmaker come Jason Evigan, già al fianco dei Maroon 5 per "Gilrs like you", di Madonna per "Ghosttown", di Demi Lovato per "Heart attack". Tra rock e ballate, Boone punta a consacrarsi. Ci riuscirà?
Vampire Weekend - "Only God was above us"
A undici anni dal precedente "Modern Vampires of the city" torna la band simbolo dell'indie rock statunitense degli Anni Duemila. In questo lungo periodo il gruppo non è certo rimasto con le mani in mano: nel 2019 era uscito "Father of the bride", che però era essenzialmente un progetto solista del frontman Ezra Koening, con il bassista Chris Baio e il percussionista Chris Tomson coinvolti per lo più nel tour, più che in studio. Questo "Only God was above us", invece, è nato come il disco di un gruppo, anche se rispetto a "Modern Vampires of the city" qualcosa è cambiato nei Vampire Weekend: l'uscita dalla band del tastierista Rostam Batmanglij ha di fatto reso i Vampire Weekend un trio. Prodotto dal fedelissimo Ariel Rechtshaid, "Only God was above us" contiene dieci brani che sanciranno ufficialmente l'atteso ritorno sulle scene del gruppo.
Rondodasosa – “Blue Tape”
“Blue Tape” è il nuovo progetto discografico di Rondodasosa: il mixtape del rapper classe 2002 ha l’ambizione di affrontare sfumature oscure e introspettive continuando una ricerca musicale. Con una combinazione di testi crudi e produzioni evocative dal sapore internazionale, l’artista di San Siro vuole dipingere un ritratto intenso della vita nelle strade, offrendo un’esperienza sonora coinvolgente affiancata da un messaggio di rivalsa lucido e ambizioso. A distanza di qualche mese dal sorprendente “Motivation 4 The Streetz”, il joint album con Artie 5ive e il singolo “Face To Face 2”, Rondodasosa si prepara a un ritorno.
La Sad – “Odio La Sad”
Nella tracklist di “Odio La Sad”, non mancherà “Autodistruttivo”, il singolo che Theø, Plant e Fiks hanno presentato alla 74° edizione del Festival di Sanremo. Per il loro nuovo album, il trio ha scelto un titolo provocatorio, “Odio La Sad”, per ricordare che spesso gli attacchi personali alle debolezze e alle fragilità possono diventare un punto di forza per affrontare il presente ma soprattutto il futuro. Come già fatto nel corso della loro carriera e durante le esibizioni sul palco dell'Ariston, nell'album La Sad tornerà a parlare di salute mentale. Poi, in estate, il trio presenterà dal vivo le nuove canzoni di “Odio La Sad” con gli appuntamenti del “Summersad Tour 2024”.