Bob Dylan e la pubblicità: una relazione complicata

"I ain't singing for Pepsi/ I ain't singing for Coke, makes me look like a joke", cantava Neil Young in "This note's for you": nel videoclip, diretto da Julien Temple, prendeva per i fondelli i colleghi che apparivano in spot TV. Il rapporto tra musicisti rock e pubblicità è sempre stato complesso. Quello di Bob Dylan di più.
20 anni fa, tra la fine di marzo e l'inizio di aprile 2004, debuttava - durante una puntata del talent "American idol" - uno spot destinato ad innescare non poche polemiche e riflessioni su cosa un musicista può o non dovrebbe fare per un marchio: Bob Dylan per Victoria's Secret, storico marchio della lingerie. Qualche anno prima il cantautore avesse concesso "The times, they are a-changin'" ad una banca - ma lì c'era solo la canzone. Nello spot His Bobness - allora 62enne - era presente eccome, in un gioco di sguardi con la supermodella Adriana Lima (allora 22enne). Girato in un palazzo veneziano, aveva come colonna sonora la sua "Love sick", pubblicata nel 1997 in "Time out of mind"
"Un buon modo per far ascoltare la musica di Dylan" - e le critiche feroci
Al tempo venne riportato che al Ceo di Victoria's Secret venne semplicemente in mente di chiedere se Dylan avesse voglia di fare uno spot: il marchio aveva già usato la sua musica in passato. Dylan disse sì: "Pensiamo che questo sia un ottimo modo per raggiungere le persone con la musica di Bob. Siamo entusiasti che abbia detto 'sì' quando gli abbiamo chiesto di partecipare allo spot pubblicitario", commentò la casa discografica.
Non era certo il primo rocker a fare uno spot, di persona. Negli anni '80 Lou Reed comparve in uno spot della Honda con la sua "Walk on the wild side". E lo spot di Eric Clapton per la birra Michelob era uno di quelli che avrebbe ispirato Neil Young. Ma per Dylan non fu del tutto una buona idea: si attirò critiche feroci, anche per la lontananza del brand dal suo mondo. "Slate", testata culturale molto stimata, titolò un pezzo "Tangled Up in Boobs" (un crudele gioco di parole con "Tangled up in blue", una delle sue canzoni più amate), dicendo "Facciamo finta che non sia mai successo".
Non sarebbe stata l'ultima volta di Dylan in uno spot, comunque.
La risposta di Dylan (3 anni dopo)
Dylan non commentò mai direttamente la scelta. Ma 3 anni dopo, in una puntata del suo programma "Theme radio hour", rispose ad una mail di un tale "Jackie Van di Manhattan" che, indignato, gli chiedeva cosa ne pensasse della presenza di una canzone di Buddy Holly cantata da Sheryl Crow in uno spot televisivo di tinture per capelli, dicendo che si sentiva "tradito".
Beh Jackie, non sono d'accordo con te. Quando è stata l'ultima volta che hai sentito Buddy Holly alla radio? Non ci sono molti programmi come "Theme Time Radio Hour".
Molte persone ascoltano gli spot pubblicitari e se questo rende una persona curiosa riguardo a Buddy o Cheryl, sono completamente d'accordo.
Quante persone non hanno mai sentito parlare di Nick Drake finché non è apparso in una pubblicità automobilistica? Molti musicisti sono sempre stati orgogliosi di avere un'affiliazione commerciale: Sonny Boy Williamson. Jimmy Rogers. E Jackie, hai mai visto uno spot di Victoria's Secret?
Poche settimane dopo venne annunciata una partnership commerciale tra il programma e la General Motors, con Dylan che apparve nello spot della Cadillac Escalade Hybrid. Una puntata tematica del programma venne dedicata alla Cadillac: anche qua Dylan venne pesantemente criticato.
Potete vedere lo spot per la Cadillac in questa raccolta, a 3'27", assieme ad altri in cui compare la sua musica (tra cui "I want you" per uno yogurt) o altri in cui His Bobness compare direttamente, come in uno spot per iPod+iTunes e uno per la Chrysler, trasmesso durante il superbowl del 2014.