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La scaletta dei concerti di Springsteen sta tornando a cambiare

I fan nel 2023 si erano lamentati: ma nel tour 2024 il Boss ha ripreso a suonare canzoni diverse
La scaletta dei concerti di Springsteen sta tornando a cambiare

Bruce Springsteen e la E Street Band sono di nuovo in pista, dopo 6 mesi di stop. E le cose stanno un po' cambiando rispetto al tour del 2023, uno dei suoi più criticati di sempre. Non solo per l'annosa questione dei prezzi dei biglietti e per la scelta negli Stati Uniti del "dynamic pricing", che ha portato una parte dei fan ad abbandonare l'artista (come la storica fanzine Backstreets, che chiuse in polemica con le scelte ).
No, l'altra critica che si faceva è che lo show era troppo statico: le stesse canzoni, ogni sera. Alcune addirittura con i sottotitoli. Si perdevano così due delle cose più amate dai fan: l'imprevidibilità e le sorprese ogni sera, che portavano ad assistere a più concerti in fila. Un cambiamento radicale che Ernesto Assante aveva raccontato in un bel pezzo dell'anno scorso, parlando di "un concerto teatrale all'aperto".

In questi primi appuntamenti del 2024 le scalette sono tornate ad essere più dinamiche. Beninteso: non siamo tornati ai concerti di anni fa, in cui Springsteen sceglieva cartelli tra il pubblico e improvvisava diverse canzoni ogni sera. L'ossatura della scaletta è sempre la stessa: quella della prima data a Phoenix, 19 marzo, è speculare a quella dell'ultima data nel New Jersey nel settembre del 2023. Ma già nella serata successiva, a Las Vegas, Springsteen ha suonato due brani a tema con la città, "Roll of the dice" e "Viva Las Vegas", cover di Elvis che non veniva cantata da oltre 20 anni. E ha messo in scaletta "Racing in the street", uno dei brani più amati dai fan, suonata una volta solo nel 2023 e anche pochissimo nel tour del 2016-2017, poi suonata di nuovo a San Francisco. A San Diego ha rispolverato "Death to My Hometown" e "My City of Ruins". Nella doppia data di San Francisco ha aperto con "Something in the night" e "Light of day", canzoni praticamente mai usate in quella posizione, e ha cantato "Atlantic city" e "Twist and shout", su richiesta dal pubblico, come ai bei tempi. Scelte che lasciano ben sperare per la doppia data milanese del 1 e 3 giugno prossimi.

Le parole del Boss

Ripetiamo: siamo ancora lontani dalle scalette imprevedibili di anni fa. La E Street Band suona ancora un po' arrugginita, così come la voce di Springsteen, a sentire i primi bootleg ufficiali.
Ma la chiave è proprio quella: nella prima intervista dopo la malattia ha raccontato che l'ulcera peptica che l'ha costretto allo stop lo scorso anno lo ha perseguitato per buona parte del tour, rendendogli doloroso cantare. In questo senso, avere una scaletta fissa era un aiuto. Nonostante non sia uscita né sia in previsione nuova musica e pure la grafica e la comunicazione siano legate ai concerti del 2023, il Boss vive questo tour come un nuovo giro di concerti:

"Penso che lo stiamo affrontando come se fosse un nuovo tour. Ci saranno alcune cose del tour dell'anno scorso che racconteranno alcuni dei miei temi fondamentali, la mortalità e la vita: cose che terrò nel set. Ma penso che muoverò un po' le altre parti: ci sarà una selezione di brani molto più ampia . 

I bootleg ufficiali

Intanto, Springsteen ha ripreso a pubblicare i bootleg ufficiali dei concerti; si possono comprare su live.brucespringsteen.net e ascoltare in streaming su nugs.net, la piattaforma che gestisce le registazioni live di artisti come White Stripes, Metallica e Red Hot Chili Peppers. Si parte dai 15 dollari per l'acquisto in MP3, mentre lo streaming in abbonamento parte dai 15 dollari al mese (con prezzi più alti per la versione hi-fi e con la possibilità di un mese di prova). 

Insomma, la festa è appena ricominciata: poterla sentire anche a distanza con questi bootleg è un bell'antipasto, il cuoco è in forma, il menù torna ad essere un po' più vario.

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