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Jack Cochrane: "Lewis Capaldi voleva essere come Ed Sheeran"

Il frontman degli Snuts racconta il compagno di scuola afflitto dalla sindrome di Tourette
Jack Cochrane: "Lewis Capaldi voleva essere come Ed Sheeran"

Lewis Capaldi una volta dichiarò di voler diventare "grande quanto Ed Sheeran". A raccontarlo in una intervista rilasciata a The Independent è stato il suo compagno di scuola e frontman degli Snuts Jack Cochrane.

Cochrane ha rivelato che Capaldi aveva grande ambizione e voleva raggiungere il successo, proprio come Ed Sheeran. Questo quanto riportato dal membro degli Snuts: "Lewis diceva sempre: 'Voglio essere una pop star e voglio essere grande come Ed Sheeran.' La mia idea invece era: 'Voglio essere una rock star come i Libertines'."

Jack Cochrane ha ricordato quando Lewis Capaldi si esibì ad un concerto di beneficenza da lui organizzato e riempì il posto. “Aveva appena pubblicato il suo primo singolo e il suo manager diceva: ‘Niente telecamere!’”

Capaldi a causa dei suoi problemi con la sindrome di Tourette non ha potuto sviluppare la propria carriera al meglio prendendosi delle pause, questa cosa ha rattristato molto Cochrane: “È successo tutto davvero in fretta, lui sente la pressione. È stato il primo ad essere super divertente al telefono e a girare molti video, ma è stato difficile vederlo affrontare tutto ciò che è derivato dalla sua ascesa. Lo trovo davvero intenso da vedere. Facendo quello che sta facendo e avendo il talento che ha, dovrebbe essere davvero felice e divertirsi. Ma è successo qualcosa da qualche parte che ha distorto tutto e penso che sia una bella schifezza.”

Jack, che con la sua band ha appena pubblicato il terzo album “Millenials”, ha avanzato qualche dubbio nei confronti delle star del web che accumulano enormi seguiti online prima di fare esperienza nei concerti dal vivo. “E' tutto cambiato ora che puoi attirare su di te l'attenzione online. Alcuni fanno il loro primo spettacolo in assoluto e hanno 100 milioni di follower. Sembra tutto al contrario. Hai bisogno di fare quegli spettacoli spazzatura, a centinaia.”

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