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Vaccines, il nuovo album: "Viscerale, istintivo, profondo"

La band, presto live a Milano, torna con il nuovo "Pick-up full of pink carnations": l'intervista
Vaccines, il nuovo album: "Viscerale, istintivo, profondo"
Credits: Wrenne Evans

Discograficamente parlando, avevamo lasciato i Vaccines più di due anni fa con “Back in Love City”, un album uscito in piena pandemia, ambientato in una città fantastica dal sound a tratti colorato e altre volte più duro, con canzoni dalle emozioni e dai protagonisti diversi. Dopo una breve tournée in alcune città del Regno Unito e una serie di apparizioni in qualche festival europeo, senza quindi la possibilità di presentare adeguatamente dal vivo il suo quinto lavoro di studio, la formazione di Londra è tornata sul pianeta Terra ed è pronta a pubblicare un nuovo disco il prossimo 12 gennaio. Questa volta, oltretutto, il gruppo britannico ha finalmente la possibilità di portare la sua musica in tour in Europa, toccando anche l’Italia il 28 gennaio 2024 per una data ai Magazzini Generali di Milano.

Come accaduto con il precedente disco, i Vaccines si sono messi al lavoro su un nuovo album subito dopo l’uscita di “Back in Love City”, e dopo due anni vede la luce il nuovo “Pick-up full of pink carnations”, che segna anche il ritorno della band in una formazione rivista dopo l’uscita del chitarrista e co-fondatore Freddie Cowan. Per Justin Young (voce principale, chitarre), Árni Árnason (basso, voce), Timothy Lanham (chitarre, tastiere, voce) e Yoann Intonti (batteria) si apre quindi un nuovo capitolo della loro avventura.

 “Abbiamo registrato ‘Back in Love City’ quattro anni fa, ormai. Il che è pazzesco. E abbiamo dovuto aspettare due anni prima di pubblicarlo, a causa del Covid, e non siamo mai riusciti a portarlo in tour come avremmo voluto: abbiamo suonato a qualche festival e siamo stati in tournée nel Regno Unito, ma non l'abbiamo suonato dal vivo come meritava. È un aspetto dell’essere una band che ci è mancato moltissimo”, ha ricordato in un’intervista per Rockol il frontman Justin Young, in collegamento via Zoom dalla sua abitazione di Londra. Con alle spalle la stessa locandina del film “Barbarella” della chiacchierata di due anni fa, Young ha raccontato la genesi del lavoro dietro il nuovo album, che ha iniziato a prendere forma con la stesura del singolo "Love to walk away" nel dicembre 2021, e ha spiegato:

“Quando abbiamo iniziato a lavorare su questo nuovo album, avevamo sicuramente in mente il fatto di essere di nuovo in tour e di essere di nuovo sul palco dopo aver perso in qualche modo quella connessione con il pubblico e quelle emozioni che eravamo soliti provare. Volevamo riportare un po' di umanità nel nostro modo di suonare, negli arrangiamenti e così via. Alcuni titoli per l’album e alcuni testi li avevo già in testa all’inizio del processo di realizzazione, immagino per quello che stava succedendo nella mia vita privata. E quando ci siamo riuniti per iniziare a fare il disco è più o meno accaduto tutto in modo abbastanza naturale. Credo sia sempre positivo andare dove ti porta la musica. E questo è essenzialmente ciò che è accaduto in questo caso”.

“Un furgoncino pieno di garofani rosa”

 “Pick-up full of pink carnations” è stato registrato dai Vaccines nello studio del produttore Andrew Wells a Los Angeles, con il missaggio di Dave Fridmann (Tame Impala, The Flaming Lips). A differenza di “Back in Love City”, il nuovo disco non vede la band avventurarsi in una città fantastica ispirata alla L.A. di Ridley Scott in “Blade Runner”, dal carattere sia utopico che distopico, dove immagini fantastiche e ironiche, racconti e protagonisti diversi, vengono sostenuti da sonorità narrative che guardano alle atmosfere “spaghetti western” e inseguono motivi accattivanti, rubando al pop, al country e all’elettronica. “‘Pick-up full of pink carnations' è decisamente radicato sul pianeta Terra”, ha sottolineato il frontman dei Vaccines: “È stato scritto principalmente a Los Angeles, è stato registrato a Los Angeles. Penso che ci sia una sorta di atmosfera della West Coast nella musica e nel tipo di immagini che evoca. È un po' come se fin dall’inizio sapessi che tutto si svolge qui, in qualche modo”.

Per il loro sesto progetto discografico, Justin Young e soci hanno infatti ripreso le sonorità e gli atteggiamenti più incisivi dei loro primi lavori, per restare fedeli al proprio DNA, ma con già uno sguardo rivolto al futuro. Per questo, il titolo scelto per il nuovo disco non evoca altre dimensioni o simboli particolari, ma semplice gratitudine per il proprio passato e per quello che verrà. A proposito del nome scelto per il disco di prossima uscita, “Pick-up full of pink carnations”, letteralmente “Un furgoncino pieno di garofani rosa”, Young ha narrato a Rockol:

“All’inizio non capivo esattamente come mi fosse venuto in mente questo titolo, anche se mi suonava abbastanza familiare. L’ho appuntato e mi è piaciuto subito. Ma ero molto preoccupato di avere in qualche modo rubato questa frase, e mi sono anche messo a cercarla su Google, senza però riuscire a trovare alcun riferimento. Poi mi sono reso conto che richiamava un verso di ‘American Pie’ di Don McLean, che avevo frainteso. Ho pensato fosse buffo, perché quella canzone parla della morte del sogno americano, o almeno penso che tratti di quello. Spesso ricordiamo vagamente i sogni e ricordiamo male le esperienze passate. Ma, secondo me, la nostalgia è qualcosa di molto seducente. Il passato è molto seducente. Ma non sempre è come scegliamo di ricordarlo. Penso di vivere in questo flusso costante in cui non so se il futuro sarà migliore del passato, o dove preferirei essere, o dove sto guardando davanti a me o dietro di me, di cosa dovrei essere più entusiasta o stressato. E così, non so, mi è sembrato piuttosto toccante il fatto che mi fosse venuto in mente questo titolo, senza sapere con esattezza come. E poi ha iniziato a rappresentare tutto ciò che l'album significa, in qualche modo”.

Ha aggiunto: “I garofani rosa non simboleggiano per forza qualcosa. Sono più una bella immagine. Credo vengano spesso regalati in segno di sincera gratitudine per dire ‘grazie’. Come se fossimo quindi grati per il passato e speranzosi per il futuro”.

Già anticipato da quattro singoli - “Heartbreak kid", "Sometimes, I swear", "Lunar eclipse" e "Love to walk away" – “Pick-up full of pink carnations” si costruisce su suoni precisi e testi taglienti, sempre con toni ironici, ma con più intimità e umanità rispetto al precedente disco. “Racchiude sentimenti come la malinconia e la nostalgia, ma anche speranza, intensità e seduzione”, ha affermato quindi il frontman dei Vaccines: “Ogni voce arriva chiaramente e ci sono diversi livelli che, se rimossi, si trova qualcosa di molto simile alla vita. Andrew Wells è un produttore molto empatico, non impone troppo le sue idee, ma in qualche modo ti permette di espandere le tue: il che penso sia una cosa molto stimolante. Dave Fridmann, invece, con il lavoro di missaggio ha in un certo senso aggiunto profondità e anche il nostro amico Jeff, che ha mixato la maggior parte del disco, è in realtà molto bravo ad aggiungere questa profondità”. A proposito degli ascolti che più lo hanno influenzato durante la realizzazione dell’album, ha aggiunto: “Durante le lavorazioni del disco ho ascoltato un po' di artisti di quello che le persone chiamerebbero heartland rock, come Bruce Springsteen, Patti Smith e i Waterboys. Ma anche un po' di U2 e Blondie. Credo che abbiamo cercato semplicemente di catturarne un po’ lo spirito”.

"People like us think we got all the time in the world / Let your heart break, kid", recita un passaggio del testo del primo singolo estratto dal nuovo album, che suggerisce fin da subito la profondità con cui i Vaccines hanno affrontato tematiche personali, ma comuni a tutti. “Se riesci a essere il più personale possibile quando scrivi una canzone, allora questa sarà interindividuale e potrai entrare in contatto con sempre più persone", ha affermato  Young:  "Non cerco di essere universale. Al contrario, adotto una scrittura molto personale ma, fortunatamente, il risultato è interpersonale. Canto prevalentemente di me stesso e poi, spero, di parlare anche di altre persone come risultato. Il testo di ‘Heartbreak kid’ riguarda soprattutto il permettere a se stessi di provare qualcosa, il non rimandare la vita reale, non aspettare che la vita inizi. Bisogna addentrarsi nel dolore, nella paura e in tutto quel genere di cose, e fortunatamente la vita sarà poi più armoniosa ed equilibrata, dai colori accesi".

Viscerale, istintivo, profondo

Di conseguenza, dovendo scegliere le parole per descrivere il suono e gli aspetti più caratteristici di “Pick-up full of pink carnations”, Justin Young ha detto: “Viscerale, istintivo, profondo”.

A proposito dei richiami ai primi lavori della band, il musicista ha quindi spiegato: “Penso che abbia molto in comune con il nostro primo album, decisamente. Ma volge anche lo sguardo al futuro. Cerchiamo sempre di realizzare dischi fedeli al nostro DNA. Ogni volta che iniziamo a lavorare su un nuovo album, cerchiamo quindi di mantenere degli elementi di ciò che abbiamo sempre fatto e assicurarci che siano presenti. Ma, allo stesso tempo, cerchiamo di evolvere e perfezionare ciò che facciamo, sia per mantenere le cose interessanti per noi stessi che per le persone che ci ascoltano. Inoltre, il modo in cui è stato registrato si avvicina al lavoro fatto con ‘What did you expect from the Vaccines?’, ‘Come of age’ e ‘Combat sports’, mantenendo una certa dimensione live”.

Come affrontano, quindi, i Vaccines i cambiamenti fisiologici e necessari nel proprio percorso? “Si cerca sempre di cambiare un po’ nel processo di realizzazione di un album, perché è ciò che mantiene le cose interessanti ed eccitanti”, ha raccontato il frontman della band: “Come autore cerco sempre di cercare nuovi modi di esprimermi. Alla fine, però, il nostro trucco è di sentirci come se stessimo facendo le cose per la prima volta”.

Proprio per questi motivi, e gli avvicendamenti degli ultimi periodi, hanno portato Young ad affermare: “‘Pick-up full of pink carnations’ rappresenta sicuramente un nuovo capitolo. Abbiamo una nuova formazione e nuovi obiettivi. Siamo a un punto diverso della storia, ma non so ancora quanto sarà lungo il libro. È certo che io, Árni, Tim e Yoann amiamo fare musica insieme, andare in tour insieme e suonare la nostra musica. Credo sia molto importante che tutti noi ci stiamo muovendo nella stessa direzione. E che siamo entusiasti per il nuovo album e il tour”.

Il tour e la data a Milano

In vista del tour a supporto di "Pick-up full of pink carnations", che farà tappa anche a Milano per una sola data italiana tra due settimane, Justin Young ha fatto sapere: " Dal vivo ci piace essere emozionanti, davvero. È un momento in cui si cerca di entrare in contatto il pubblico e noi siamo elettrizzati di essere su un palco, cercando di emozionare le persone. L’intento è di coinvolgere le persone, farle intraprendere un viaggio. Alla fine, vogliamo semplicemente che le persone si divertano il più possibile. Quindi, scegliamo di suonare le canzoni con cui il pubblico sente di avere un legame profondo. Non cerchiamo grandi sfide, vogliamo semplicemente intrattenere ed emozionare".

Offrendo altre anticipazioni su ciò che i fan possono aspettarsi dai prossimi concerti dei Vaccines, il frontman della band ha poi dichiarato: "Penso che le canzoni del nuovo disco suonano tutte bene dal vivo, dobbiamo solo decidere quali suonare. Sono davvero entusiasta di suonare, per esempio, 'Lunar eclipse', ma ci sono altre canzoni che la gente non ha ancora sentito live. Vedremo!".

Tracklist e copertina di "Pick-up full of pink carnations":

1. Sometimes, I Swear
2. Heartbreak Kid
3. Lunar Eclipse 
4. Discount De Kooning (Last One Standing)
5. Primitive Man 
6. Sunkissed 
7. Another Nightmare 
8. Love To Walk Away 
9. The Dreamer
10. Anonymous in Los Feliz

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