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Definita la questione ereditaria di Aretha Franklin

Il tribunale ha convalidato il testamento trovato nei i cuscini di un divano della casa dell’artista
Definita la questione ereditaria di Aretha Franklin

Come già riportato lo scorso luglio (Leggi qui) la battaglia tra fratelli per la definizione della suddivisione del patrimonio di mamma Aretha Franklin si era fatta complessa ed era finita per le vie legali.

Alla base della disputa della definizione degli eredi dei beni materiali dell’artista, morta il 16 agosto 2018 a Detroit all’età di 76 anni per un cancro al pancreas, c’era il ritrovamento di due nuovi fogli testamentari autografi: uno in un armadietto chiuso a chiave e l'altro sotto un cuscino del divano nella sua casa alla periferia di Detroit, in Michigan. Volontà non autenticate da un notaio.

Vista la complessità della definizione corretta delle volontà dell’artista i figli avevano aperto un processo legale per stabilire quale delle carte contenesse le decisioni finali della Regina del soul.

Ora il tribunale del Michigan ha emesso il suo verdetto che stabilisce che il testamento di Aretha Franklin scritto a mano e trovato tra i cuscini di un divano è legale anche se firmato solo con una “A” e una faccina che sorride.

La decisione, secondo i media americani, è una vittoria del figlio più giovane, Kecalf, che si era espresso a favore della validità del documento. Il terzogenito sosteneva che la madre volesse che lui assumesse il controllo delle sue proprietà. 

Lui ed i nipoti di Aretha si aggiudicheranno una proprietà da 1,1 milioni di dollari nella periferia di Detroit, mentre all'altro figlio, Ted White II, è stata assegnata un'altra casa che è stata venduta per 300 mila dollari prima che emergesse il testamento. Al terzo figlio, Edward, andrà una proprietà separata grazie a un ulteriore testamento redatto nel 2014.

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