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Esce il nuovo singolo di Peter Gabriel: è il dodicesimo del 2023

“Live and Let Live” è l'ultima pubblicazione prima dell'uscita del disco "i/o" prevista l'1 dicembre
Esce il nuovo singolo di Peter Gabriel: è il dodicesimo del 2023

Oggi arriva la dodicesima luna piena del 2023. Come ogni “full moon” da inizio anno a oggi Peter Gabriel pubblica un singolo. “Live and Let Live” è l’ultimo brano della serie e sarà contenuto in “i/o” l’album del musicista inglese in uscita l’1 dicembre e che conterrà tutti i tredici brani pubblicati nel 2023.

Il nuovo singolo, di cui sarà disponibile anche il Bright-Side Mix di Mark 'Spike' Stent e l'Atmos In-Side Mix di Hans-Martin Buff, è stato l'ultimo a essere scritto per l'album.

La canzone, come tutte quelle che l’hanno preceduta, è accompagnata dalla cover firmata da un artista. In questo caso si tratta di 'Soundsuit', opera dell'artista di Chicago Nick Cave.

Scritto e prodotto da Peter Gabriel, "Live and Let Live" è una canzone sul perdono, la tolleranza e l'ottimismo. Una gioiosa e positiva nota finale per l'album.

Come al solito le parole di Peter Gabriel accompagnano e illustrano la canzone.

"La musica - dice Gabriel - può essere come una scatola di pillole dell'umore che possiamo usare per trattare noi stessi e molto del lavoro del progetto Reverberation è focalizzato su quel tipo di idea". Reverberation è il primo studio al mondo su media e intrattenimento incentrato sul rapporto fra cervello e musica. E svela un mondo dove ognuno di noi può utilizzare attivamente il potere della musica per migliorare e rafforzare ogni aspetto della vita.

"Quando qualcuno ha suggerito che il perdono potrebbe essere un argomento di cui scrivere, in un primo momento, ho pensato, 'che non è interessante per me', ma poi - spiega l’ex Genesis - mi sono ricordato di due cose. L'Arcivescovo Desmond Tutu, che era il presidente degli Anziani e un vero mentore per me, ha guidato il Comitato per la Verità e la Riconciliazione in Sud Africa e questo ha davvero permesso alle persone di esporre, riferire e forse sentire di nuovo alcuni degli orrori dell'era dell'apartheid. Ricordo che diceva sempre che l'ascolto faceva una grande differenza, assicurandosi che la gente si sentisse sentita e riconosciuta. Poi, a volte, ha creato uno spazio per il perdono."

"C'è anche una descrizione che Nelson Mandela - prosegue il musicista inglese - ha dato quando è stato rilasciato dal carcere dopo 27 anni e si è trovato in procinto di diventare presidente del Sud Africa, in piedi accanto ad alcune delle persone che erano state responsabili per averlo tenuto in prigione tutto quel tempo. Ha detto che sentiva che parte della vecchia paura e dell'odio si gonfiavano dentro di lui, ma quando ci ha pensato bene, ha capito che aveva bisogno di trovare un modo per lavorare con queste persone, per costruire quella che ha chiamato la sua coalizione arcobaleno. Aveva bisogno di sentire la loro umanità e alla fine di trovare un modo per perdonarli. Era abbastanza sicuro che se non poteva perdonarli e trovare un modo per lavorare con loro, che sarebbe rimasto loro prigioniero per il resto dei suoi giorni."

"Ora, so che se guardiamo a quello che sta accadendo in Medio Oriente o in Ucraina e in tutti i luoghi nel mondo dove c'è ancora violenza e brutalità, camminare con un mazzo di fiori e predicare il perdono sembra banale e patetico, forse. Ma spiega Gabriel - a lungo andare, credo che la gente debba trovare un modo. 'La pace accade solo quando si rispettano i diritti degli altri' è una citazione dalla Peace University in Costa Rica e penso che questo sia un messaggio molto importante per me e per la mia vita. O appartieni a quella ferita o ti liberi e il perdono è chiaramente un modo super efficace per liberare te stesso."

“Live and Let Live”, l'ultima canzone a essere stata scritta per l'album, presenta contributi di molti musicisti già ascoltati in altri brani, come Tony Levin, David, Rhodes, Manu Katché, Brian Eno, Melanie Gabriel, John Metcalfe e la New Blood Orchestra. Altri contributi degni di nota provengono da Steve Gadd ("meravigliose tracce create con le spazzole che sono in loop all'inizio della canzone"), la tromba di Paolo Fresu ("soulful e poetico") e il ritorno dei cantanti del coro Soweto Gospel ("grandi voci e questa profonda anima, le loro aggiunte sono sempre meravigliose per me").

I singoli pubblicati con la luna piena di novembre sono tutti accompagnati dall’opera d'arte 'Soundsuit' di Nick Cave (un caso di omonimia) a fare da copertina ai brani.

"Nick Cave - afferma l’autore di “Sladghammer” - fa molto lavoro di performance, movimento e danza, ma queste straordinarie figure, per le quali è noto, “Soundsuits”, sono incredibili. Sono come un'armatura. Sotto tutto questo colore esuberante non si può effettivamente percepire la razza, la classe, la ricchezza o il sesso della persona che indossa il Soundsuit, quindi, hai la sensazione che non verrai attaccato per preconcette idee su chi sei o su come sono le persone come te... è uno spin molto positivo su una situazione negativa. Il lavoro di Nick è molto interessante e insolito e sono molto contento che sia stato felice di farne parte."

“Live and Let Live”, come tutti gli altri singoli di questo progetto, è stato presentato in anteprima nel corso dell'"I/o Tour" a partire dalla prima data di Cracovia.

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