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Nada ha smesso di essere "esatta" molti anni fa

L'ultimo album della musicista livornese è "La paura va via da sé se i pensieri brillano"
Nada ha smesso di essere "esatta" molti anni fa

Pare quasi incredibile a dirsi ma Nada compie oggi 70 anni. E' incredibile se si pensa alla sua lunghissima carriera, iniziata alla verdissima età di 15 anni quando partecipò al festival di Sanremo con la canzone "Ma che freddo fa". La musicista livornese è tutt'ora in piena attività, sia in concerto che in sala di incisione. Ed è con la recensione firmata da Ernesto Assante del suo ultimo album "La paura va via da sé se i pensieri brillano", pubblicato nel 2022, che le porgiamo i migliori auguri di buon compleanno.

Si fanno album, o dischi a seconda di come volete chiamarli, per molti motivi diversi. Nada li fa per necessità interiore, senza fretta, senza ansia, quando quello che ha da esprimere prende naturalmente la forma delle canzoni. E anche dire ‘forma’ forse è eccessivo, perché le canzoni di questo nuovo album, “La paura va via da se e i pensieri brillano”, una forma esatta non ce l’hanno. Anche perché l’esattezza a Nada proprio non interessa, ha smesso di essere “esatta” molti anni fa e questa sua libertà la coltiva con pazienza e passione.

Ora, è evidente che l’album, come del resto il percorso che Nada ha intrapreso da molti anni, e che già si è trasformato in album densi e interessanti come il più recente “E’ un momento difficile, tesoro” del 2019, non è esattamente in sintonia con la musica che va per la maggiore. Ed è chiaro che è proprio in questa limpidissima individualità, che le canzoni di Nada assumono maggior senso e significato. Ma è anche vero che siamo, in questo modo, lontanissimi dal facile ascolto, ogni canzone richiede attenzione, la merita, per comprenderne bene il senso e goderne fino in fondo la bellezza.

Non è roba da ascoltare ‘di passaggio’ insomma, sia per il prezioso lavoro che Nada ha fatto sui testi, sia per l’altrettanto prezioso lavoro musicale che John Parish ha fatto per chiudere il cerchio, come produttore e musicista di gran parte delle canzoni. Ma la godibilità è allo stesso tempo alta, ogni brano ha un taglio differente: si va dalla ballata al rock blues, da momenti taglienti e grintosi ad altri intimi e sussurrati, dai toni apertamente CSI di “Chi non ha” a quelli più colorati di “Tu non mi chiedi mai di me”.

Un miscuglio di emozioni, sentimenti e sensazioni che hanno in comune il senso della verità, della volontà di Nada di raccontarsi, alle volte in maniera esplicita, altre in maniera criptica, ma senza mentire, senza mai volersi nascondere. È un album che non risponde ad altre regole che non a quelle di Nada.

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