Steve Howe chiude a una reunion degli Yes

Niente da fare, il chitarrista degli Yes Steve Howe ha dichiarato a chiare lettere che non è assolutamente interessato a una qualsivoglia reunion con i vecchi compagni di avventura.
Il musicista britannico ne ha parlato con Classic Rock facendo riferimento al tour mondiale della band del 1991/92 in cui si incontrarono ben otto membri delle varie emanazioni degli Yes: "È qualcosa a cui sono assolutamente contrario perché ricordo il fiasco dello Union tour. Fu molto, molto difficile e andò fuori controllo. A volte mi viene da pensare: 'Beh, forse un giorno', non si vorrebbe mai dire mai, ma fondamentalmente non riesco a vederlo."
Da quel tempo, alcuni membri sono morti - il batterista Alan White e il bassista Chris Squire -, mentre altri, come il cantante Jon Anderson e il tastierista Rick Wakeman si sono dedicati alla carriera solista.
Il 76enne Howe continua spiegando che preferisce ragionare sul presente senza fare progetti: "Amo Jon (Anderson, ndr). Ora sono molto più vecchio, e anche lui lo è, l'unica modalità su cui lavoro è che sono felice di lavorare su questa cosa. Non mi vado a prendere un carico di cui non ho nè bisogno e neppure voglio. La mia musica mi ha sempre guidato e non mi dice di fare quelle cose, mi sta dicendo di andare avanti. Se continua a condurmi dove sono ora, allora è fantastico avere questi Yes vivi e vibranti. Non desidero nient'altro".
Gli attuali compagni di band di Howe negli Yes concordano con questo pensiero. Il cantante Jon Davison, che è entrato nel gruppo nel 2012, dice: "Penso che la versione attuale degli Yes sia ciò che Steve abbia sempre desiderato, quella che aveva immaginato. Quindi nei suoi ultimi anni, forse è l'ultimo o il penultimo capitolo. Tutti noi vogliamo dargli questa gioia e soddisfazione."
Howe ha inoltre dichiarato di essere assolutamente consapevole che un giorno gli Yes, in qualche modo, possano benissimo continuare senza di lui. "Sarei sciocco a non pensare che molto probabilmente possa accadere. Esistono cose che hanno il potenziale per crescere e continuare nelle mani di una generazione più giovane. Penso che forse avrei lo stesso spirito che ha sempre avuto Bill (Bruford, ndr), 'La band può andare avanti.' Con l'unica cautela che mi piacerebbe che fosse portato avanti nello spirito di una band di rock progressivo perché il prog rock è quello che è".
Lo scorso mese di maggio gli Yes hanno pubblicato il loro nuovo e 23esimo album in studio, “Mirror to the Sky”. La band è formata da Jon Davison (voce), Steve Howe (chitarra), Geoff Downes (tastiere), Billy Sherwood (basso) e Jay Schellen (batteria).