"I Wanna Rock": alla scoperta dell'album dei Nothing But Thieves

Il singolo "Welcome to the DCC" voleva essere un biglietto da visita a tutti gli effetti. Come quando arrivi in una città e trovi l'insegna stradale in lamiera di alluminio che ti dà il benvenuto in quel posto. Quel posto, nel caso dei Nothing But Thieves, è "Dead Club City". Il nuovo album dell'acclamata rock band britannica è ambientato in una città immaginaria, cantata da Conor Mason e soci nei pezzi che compongono il disco. Che conquista questa settimana la playlist "I Wanna Rock", che raccoglie le uscite più importanti del genere e che fotografa la generazione rock contemporanea, guardando con rispetto ai grandi del passato mentre cerca le voci e i protagonisti di oggi.
"Dead Club City" testimonia e conferma la capacità di innovarsi e sperimentare diversi generi della band, vista in Italia, a Milano, appena lo scorso sabato, sul palco dell'Ippodromo SNAI La Laura in occasione degli i-Days (torneranno nel nostro paese, sempre a Milano, il 26 febbraio 2024, sul palco del Fabrique). L’album è disponibile in digitale e in versione cd, LP nero, Lp Red Opaque (esclusiva Sony Music Store) e LP Milky Clear (esclusiva Discoteca Laziale).
Dopo il primo assaggio del disco con “Welcome To The DCC”, che ha raggiunto la Top 50 dell’Airplay radiofonico italiano, sono usciti i singoli “Overcome”, attualmente in radio, un brano pop in bilico tra nostalgia e modernità con una melodia che rimane in testa e synth anni '80, e la ballad trip-hop “Keeping You Around”
In questo concept album la band descrive un club per soli membri 'Dead Club City'. La tracklist e la narrazione generale dell'album sono formate da diversi personaggi e archi narrativi che concernono questa città. È una coscienza condivisa? Un altro pianeta? Un posto in cui non ci sono uffici? Il paradiso? O un posto diverso o lontano?
Usando il club come punto focale, è facile comprendere la metafora che si nasconde dietro la “Dead Club City”: temi come pubblicità, coesione, Internet, industria musicale, vecchiaia e politica, così come il desiderio di fuggire e di cambiare, sono evidenziati dall'alienazione, o dal privilegio, che si prova ad essere parte di un club esclusivo.
Progettati in modo creativo dalla band stessa, le storie e i temi di questo album sono stati svelati man mano attraverso canzoni, video e artwork.
Le 11 tracce sono state registrate e autoprodotte dal chitarrista Dominic Craik che si è chiuso per sei mesi in uno studio di registrazione nella campagna dell'Essex.
Gli ultimi anni sono stati un bel giro per i 5 componenti di Southend dei Nothing But Thieves. Accumulando oltre 1,2 milioni di album venduti in tutto il mondo, 2 miliardi di stream e 250 milioni di visualizzazioni di video, hanno raccolto un’ampia fanbase intorno al loro alternative rock e hanno raggiunto il successo globale con numerosi dischi d'Oro e di Platino in tutto il mondo, incluso Regno Unito, Australia, Russia, Paesi Bassi, Corea del Sud e Polonia.
Nel 2020, hanno pubblicato il loro terzo album "Moral Panic", che si è classificato #3 ottenendo oltre 320 milioni di stream e ha vinto il Best Indie Act ai Global Radio's 2021 Awards. Lo stesso anno è uscito "Moral Panic II" e entrambi i progetti sono stati racchiusi in "Moral Panic (The Complete Edition)" nel 2021.
"Moral Panic" aveva seguito la pubblicazione del loro EP del 2018 "What Did You Think When You Made Me This Way", del loro acclamato album del 2017 "Broken Machine", che si è classificato #2 nella classifica degli album del Regno Unito, e del loro album di debutto omonimo "Nothing But Thieves".
I loro live sono appassionati e pieni di energia. Nel 2021 e nel 2022 hanno girato i principali festival e le principali città del Regno Unito e in generale dell’Europa, compreso un grande concerto a Londra alla O2 Arena e allo Ziggo Dome di Amsterdam, inoltre hanno aperto ai Rolling Stones a Lione.
"Welcome to the DCC” ha segnato un nuovo capitolo per la band, capace di addentrarsi in temi che riguardano la nostra società e di creare un nuovo sound, senza cadere in trip progressive rock propri di tanti concept album, come sottolinea scherzando la band. «Questo album ha un po' di disco, un po’ di soul e molto ritmo che fa sentire leggeri i piedi» racconta Conor Mason, voce e chitarra, che compone la band insieme al chitarrista Joe Langridge-Brown, al chitarrista e tastierista Dominic Craik,al bassista Philip Blake e al batterista James Price.