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Taylor Swift: l'"Eras tour", spiegato

L'ultima volta che passò nel nostro paese, 13 anni fa, non era ancora la popstar che è oggi.
Taylor Swift: l'"Eras tour", spiegato

La prima volta che arrivò in Italia, nell’ottobre del 2010, superospite internazionale di una puntata dell’ultima edizione di X Factor targata Rai, aveva all’attivo solamente due album, l’eponimo esordio del 2006 “Taylor Swift” e “Fearless” del 2008, che l’avevano resa un idolo per milioni di ragazzine in tutto il mondo. Il terzo, “Speak now”, quello della definitiva consacrazione, sarebbe arrivato nei negozi qualche giorno dopo il suo passaggio sul palco del talent show. Quando l’anno successivo tornò nel nostro paese per il suo primo concerto ufficiale, quello del marzo del 2011 al Forum di Assago, a Milano (ad aprire lo show fu Emma Marrone, campionessa in carica di “Amici”, fresca di partecipazione al Festival di Sanremo insieme ai Modà con “Arriverà”), Taylor Swift era già una principessa del pop internazionale da oltre 25 milioni di copie vendute, nel pieno del suo successo. Ora, a distanza di tredici anni, la cantautrice statunitense si prepara a tornare in concerto in Italia. Non da principessa, però. Ma da imperatrice. Che singolo dopo singolo, disco dopo disco, tour dopo tour, è riuscita a consolidare il suo dominio e a espanderlo, consacrandosi come la popstar più influente della sua generazione, capace - tra le varie cose - di far scoprire il vinile alla Generazione Z vendendo con il suo ultimo album “Midnights” più copie in vinile che in cd, e non accadeva da trentacinque (!!!) anni.



La data da cerchiare in rosso sul calendario, per i fan, è quella del 13 luglio 2024, quando l’”Eras tour” sbarcherà finalmente in Italia, riportando Taylor Swift nello Stivale tredici anni dopo l’ultimo show. La 33enne cantautrice statunitense, che ha appena annunciato le date europee della tournée con la quale celebra la sua carriera, dagli esordi fino agli ultimi progetti discografici, si esibirà sul palco dello Stadio San Siro di Milano, davanti a oltre 60 mila fan che per acquistare i biglietti dovranno partecipare a una sorta di “Hunger Games” virtuale (si fa per dire). Per assicurarsi i biglietti, i fan devono prima registrarsi sulla pagina di TicketOne dedicata alla data italiana di Taylor Swift - c’è tempo fino alle 23.59 di venerdì 23 giugno - e solo in seguito riceveranno un codice univoco che gli consentirà di accedere per primi all’acquisto dei biglietti, la cui vendita sarà aperta alle 12 del 13 luglio. La registrazione, sottolineano gli organizzatori, non garantisce l’accesso alla vendita o ai biglietti (ne sanno qualcosa i fan americani di Taylor Swift, che hanno fatto collassare il sito di Ticketmaster, la piattaforma statunitense che ha il quasi totale controllo sugli accessi a concerti, eventi sportivi e altri spettacoli, infine costretta a scusarsi con la stessa popstar e i suoi seguaci). I biglietti per tutte le date del tour europeo, che partirà il 9 maggio 2024 da Parigi e si concluderà il 17 agosto a Londra, saranno disponibili fino a esaurimento scorte.



Quella che i fan italiani vedranno in azione il prossimo anno sul palco di San Siro, come anticipavamo, sarà una popstar diversa rispetto a quella vista l’ultima volta in concerto in Italia più di dieci anni fa. I numeri da capogiro della sua musica non le bastano: è sul campo che Taylor Swift vuole ribadire una volta per tutte di essere la popstar più potente della sua generazione. Sarà che l’attesa era alle stelle, considerando che la cantautrice non faceva un tour da cinque anni (l’ultimo, quello in supporto all’album “Reputation”, nel 2018 la tenne impegnata principalmente negli stadi statunitensi, con qualche data nel Regno Unito e in Australia: i 53 concerti fecero registrare 2,8 milioni di presenze con 345,7 milioni di dollari al botteghino), ma in meno di un giorno per le date americane dell’”Eras tour” sono stati venduti ben 2,4 milioni di biglietti. In occasione del debutto della tournée, il 17 e 18 marzo scorso Glendale, che ha una popolazione di 199 mila abitanti, è stata letteralmente presa da assalto da 150 mila fan in tutto, quelli che erano riusciti ad acquistare i biglietti per le prime due date. E lo State Farm Stadium è diventato, come ha scritto il Guardian, recensendo il ritorno di Taylor Swift sui palchi, lo Swiftverse, l’universo di Taylor Swift: un regno popolato dai suoi fan e dominato dalla popstar da oltre 120 milioni di copie vendute in tutto il mondo.



I fan italiani sanno già cosa aspettarsi, studiando le scalette dei vari concerti negli Usa e guardando i video su YouTube: lo show, con un allestimento di grande impatto, tra maxischermi, una passerella “animata” (ad un certo punto del concerto finge pure di tuffarsi “nella” passerella che porta dal palco al parterre prima di riemergere al centro del palco) ed effetti speciali notevoliè una gigantesca autocelebrazione che vede Taylor Swift eseguire dal vivo almeno un pezzo di ogni suo disco, da “Lover” a “Midnights”, passando per “Fearless”, “Evermore”, “Reputation”, “Speak now”, “Red, “Folklore” e “1989”. Portando sul palco le varie “ere” - da qui il titolo della tournée - della sua storia: dalla Taylor Swift acqua e sapone degli esordi alla popstar di oggi, consapevole dei propri mezzi e delle proprie potenzialità, passando per la diva crudele e sanguinaria di “Reputation”, super attenta alla sua immagine pubblica e intenzionata a non perdere nemmeno un centimetro dell’impero multimilionario che si è costruita negli ultimi anni: “Dicono che ho fatto qualcosa di cattivo / ma allora perché mi è sembrato così bello?”, cantava in “I did something bad”.

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