Dalla "disco italiana" di Rovazzi e Orietta al rock di Yungblud

Dal duetto tra l'ex Dark Polo Gang Tony Effe ed Emma Marrone a quello tra Rovazzi e Orietta Berti, passando per l'antipasto del joint album di Irama e Rkomi (a conferma che i tormentoni funzionano solo se condivisi). Ma anche i Thirty Seconds to Mars che flirtano con gli Imagine Dragons e la nuova era di Yungblud, la star del rock d'oltremanica. Abbiamo ascoltato i principali singoli del New Music Friday di oggi, più stupefacente che mai. Ecco perché.
Rovazzi e Orietta Berti - “La discoteca italiana”
Dopo aver saltato un giro l’anno scorso, Rovazzi torna a correre per il titolo di tormentone estivo, un genere di cui per un paio di stagioni è stato campione indiscusso con hit come “Andiamo a comandare” e “Volare”. Nella nuova operazione, che mescola liscio e techno, tira in ballo Orietta Berti, che due fanni fa si prese il titolo di improbabile regina dell’estate italiana grazie a “Mille”, con Fedez (peraltro una vecchia conoscenza dello stesso Rovazzi) e Achille Lauro. Ne “La discoteca italiana” l’ex YouTuber diventato imprenditore digitale traccia una linea invisibile che collega una balera della provincia dell’Emilia-Romagna a una discoteca di Tirana, Albania: “E mai una volta che ci chiamano ad Ibiza, finiamo sempre alla balera dell’ortica”, cantano i due. Orrore a 45 giri. (M.M.)
Emma e Tony Effe – “Taxi sulla luna”
Una collaborazione folle e divertente, ma che funziona solo a metà: Tony Effe è nel suo, incastra barre irriverenti e ironiche, mentre a Emma è affidato un bel ritornello che, però, sembra essere alieno rispetto al resto del brano. Non c’è equilibrio fra la trap di Tony e il pop di Emma: “Taxi sulla luna” non appare completamente a fuoco, rinunciando a trovare un incastro credibile fra i due artisti. Il singolo porta la firma dei producer multiplatino Takagi & Ketra, campioni dei tormentoni estivi. (C.C.)
Thirty Seconds to Mars - “Life is beautiful”
Proseguono le manovre di avvicinamento al nuovo album dei Thirty Seconds to Mars di Jared Leto, “It’s the end of the World but it’s a beautiful day”. Dopo il primo singolo “Stuck”, ora la band pubblica una nuova anticipazione del suo primo album in cinque anni: in “Life is Beautiful” c’è lo zampino di Dan Reynolds, il frontman degli Imagine Dragons. E si sente: il brano sembra un pezzo degli Imagine Dragons, ma suonato alla maniera dei Thirty Seconds to Mars. E con un testo che a leggerlo bene sembra uscire fuori da uno degli ultimi dischi dei Muse: “Time to rise up again”, “È tempo di svegliarsi di nuovo”, canta Jared Leto. Manca qualcosa? (M.M.)
Irama e Rkomi - “Hollywood”
A qualche giorno dall'annuncio a sorpresa di “No stress”, il joint album di Irama e Rkomi, arriva il primo singolo estratto dal progetto. Prodotto da Shablo, il brano, con i suoi richiami al funk californiano di fine anni '80 e ad artisti leggendari come i Parliament Funkadelic o Zapp and Roger, dimostra la direzione che potrebbero prendere i due artisti. Rkomi torna a rappare, Irama fa il suo con la voce. Testualmente, esclusa la parte della voce di “Taxi driver”, nella sua globalità è abbastanza debole. Speriamo che questo non venga considerato il brano più forte del disco e per questo pubblicato come primo. (C.C.)
Yungblud - “Lowlife”
Eresia: quel coro di bambini all’inizio - e che torna anche nel corso della canzone - fa tanto “Another brick in the wall” dei Pink Floyd. Se vi farà storcere il naso, ricordatevi di quando, qualche mese fa, Mick Jagger - non proprio l’ultimo stronzo - ha definito Yungblud “il futuro del rock” (facendo rosicare anche Damiano David dei Maneskin, escluso dalla lista del frontman dei Rolling Stones dei più promettenti cantanti rock di nuova generazione). “Lowlife” è un brano energico e ribelle, che fonde melodie potenti e bassi pesanti che si risolvono in un ritornello appiccicoso, tra rock, pop e rap. Il singolo è il primo inedito pubblicato da Dominic Richard Harrison - è il vero nome dell’artista britannico, classe 1997 - dopo l’uscita, lo scorso settembre, dell’album “Yungblud”. La canzone inaugura l’inizio di una nuova era sonora di Yungblud, che in questi anni recuperando sonorità pop punk di fine Anni ’90 e primissimi Anni Duemila ha contribuito a rendere cult un movimento dimenticato troppo in fretta e i suoi protagonisti. (M.M.)
Madame - “Aranciata”
Prodotto da Michelangelo, il brano, con echi anni ’80, racconta una storia d’amore, mettendo al centro una relazione che vive una rottura, una distanza. Questa sensazione dolce e amara viene resa visibile dalla metafora del mare: “Mi hai aperto le porte del mare, ma mi hai lasciata sola navigare”. La cantautrice torna a parlare d’amore in tutte le sue sfaccettature, dopo l’uscita del suo secondo album “L’amore", e lo fa con un pezzo dalla produzione sinuosa e densa, con un linguaggio asciutto, ma evocativo. Madame non si snatura per compiacere la corsa al tormentone, “Aranciata” è un bel brano perfettamente calato nelle atmosfere del suo ultimo album. (C.C.)
Francesca Michielin - “Fulmini addosso”
La cantautrice veneta si affida agli ormai onnipresenti Merk & Kremont, il duo composto da Giordano Cremona e Federico Mercuri, già dietro al revival di Paola & Chiara e a “Destinazione mare” di Tiziano Ferro, tra le altre cose. In “Fulmini addosso”, il brano principale della colonna sonora del film “L’estate più calda” di Matteo Pilati con Gianmarco Saurino e Nicole Damiani, su Prime Video, sonorità elettroniche si fondono a un beat dalle sfumature dance pop: “‘Fulmini addosso’ nasce con l’idea di creare un contrasto importante tra la parte strumentale, che vanta la produzione di Merk & Kremont, e il suo testo estremamente poetico, quasi ermetico”, spiega Francesca Michielin, che nel testo canta “le previsioni danno mare in tempesta / il vento e la pioggia / perché non ridiamo da un po’ / ma tanto alla fine a noi cosa ci importa?”. (M.M.)
Olly – “Tutto con te”
Scritto da Olly e prodotto in collaborazione con il fidato produttore Jvli, “Tutto con te” è un brano libero e spontaneo in cui non manca anche un pizzico di malinconia. La canzone si canta, si balla, si sente addosso: funziona. Il pezzo è accompagnato dal videoclip, prodotto da Illmatic Film Group & Borotalco TV, in cui si vede Olly al fianco di una nuova fiamma, Tina, una donna matura. Al grido di “l’amore non ha età” il giovane cantautore genovese si butta in questa surreale relazione, tra frammenti di vita che strappano un sorriso e altri che appaiono un po’ trash. (C.C.)