"I Wanna Rock": la playlist celebra Bruce Springsteen

Da "Dancing in the dark" a "Hungry heart", passando per quel gioiellino che è "Don't play that song", originariamente interpretata da Ben E. King e reinterpretata dal Boss nel suo ultimo album "Only the strong survive", il commovente omaggio alla musica soul uscito lo scorso autunno: la playlist "I Wanna Rock" di questa settimana, che raccoglie le uscite più importanti del genere e che fotografa la generazione rock contemporanea, guardando con rispetto ai grandi del passato mentre cerca le voci e i protagonisti di oggi, celebra Bruce Springsteen nel giorno del concerto del rocker del New Jersey a Ferrara. Lo fa raccogliendo alcuni dei brani che hanno scandito l'ascesa del Boss, dagli esordi fino all'ultimo progetto discografico, e che troveranno spazio anche nella scaletta dello show.
A Ferrara l'attesa sta per terminare. Nonostante le ore di incertezza per le alluvioni in Emilia-Romagna, nella serata di ieri è arrivata la conferma del promoter Barley Arts: il concerto si farà, Ferrara è zona arancione, interessata in maniera più marginale dalle intense piogge che hanno colpito Bologna e la zona costiera di Rimini e Forlì. Quello di questa sera sarà il primo dei tre appuntamenti italiani del tour europeo di Springsteen, che poi domenica sera sarà al Circo Massimo di Roma - a distanza di sette anni dall'ultima esibizione in Italia, che coincise proprio con lo show nell'ex stadio romano - e il 25 luglio si esibirà a Monza. Sui social, oltre alle polemiche di chi protesta perché ritiene più opportuno che il concerto vada annullato o rinviato, rimbalzano le prime foto di Springsteen, arrivato ieri a Bologna, dove soggiorna in un hotel in centro: il Boss si è affacciato dal balcone con Little Steven per salutare i fan, come riporta il sito Pink Cadillac.
La potenza del rock di Springsteen e della E Street Band (Roy Bittan piano e sintetizzatori, Nils Lofgren chitarra e voce, Patti Scialfa chitarra e voce, Garry Tallent basso, Stevie Van Zandt chitarra e voce, Max Weinberg batteria, Soozie Tyrell violino, chitarra e voce, Jake Clemons sassofono e Charlie Giordano tastiere) continua a travolgere e a far sognare il pubblico. Sarà uno spettacolo straordinario, come da tradizione, a giudicare dagli oltre 117.000 spettatori letteralmente stregati al debutto europeo a Barcellona, la prima data all’aperto dopo le 28 nei palazzetti americani (tornerà negli Usa ad agosto per una seconda parte del tour, a conclusione dei 31 appuntamenti nel vecchio continente, tutti esauriti).
Quasi tre ore di show, iniziate con No Surrender, e proseguite con una carrellata di brani tra i più celebri di una carriera strepitosa e appassionante, che hanno mandato subito in delirio i fan: "Dancing In The Dark", "Badlands", "Tenth Avenue Freeze-Out", "Glory Days", "Wrecking Ball", "The Rising", "Thunder Road", "Born In The USA", "Born To Run", sono solo alcuni degli inni generazionali con i quali Springsteen e la E Street Band hanno fatto sognare gli spettatori accorsi a Barcellona, insieme a "Only the Strong Survive" e la celeberrima "Nightshift" dei Commodores (dal recente “Only the strong survive”, già certificato Disco d’Oro in Italia).