
“Fabbricante di canzoni” è il titolo del suo album d’esordio pubblicato dalla Sony BMG, e “Vorrei cantare come Biagio” è il suo primo singolo uscito lo scorso aprile: lui è Simone Cristicchi, giovane cantautore romano.
Il disco contiene tredici tracce tra cui il nuovo singolo “Studentessa universitaria”, edito il 9 settembre, e “Questo è amore”, brano di Sergio Endrigo (deceduto lo scorso 7 settembre a Roma, all’età di 72 anni) scritto nel 1988: “Ho sempre ascoltato la musica degli anni Sessanta”, ha spiegato Cristicchi a Rockol, “Sono cresciuto con Tenco, Jannacci, Paoli, Gaber ed Endrigo, perciò mi è sembrato più che naturale fare una cover di un brano di quei tempi. Ho scelto di interpretare ‘Questo è amore’ perché è una canzone molto bella, ma altrettanto poco conosciuta. L’idea di fare un duetto con Sergio è venuta a me e al mio produttore circa tre anni fa, così abbiamo contattato Endrigo in persona. Lui ha voluto sentire alcuni dei miei brani per capire che tipo fossi, e poi ha accettato. Quando è arrivato in sala di registrazione, eravamo tutti molto emozionati”.
Il personaggio che Cristicchi interpreta quando è davanti al pubblico è ironico e irriverente, in completa sintonia con i testi delle sue canzoni: “Questo modo di fare”, ha precisato il cantante durante la nostra intervista, “lo porto con me da quasi sei anni. Non è totalmente finto, il mio personaggio è come una caricatura di me stesso. Nasce quando salgo sul palco, ma non è del tutto calcolato”.
Ma come ha reagito Antonacci alla sua “provocazione”, e come si comporterebbe Simone se Biagio dovesse “ricambiare la cortesia”?: “Biagio l’ha presa con molta ironia”, ha spiegato l’artista, “La mia non voleva essere una provocazione, ma un modo particolare di chiedere ‘aiuto’ ad un personaggio famoso. Tanto è vero che mi ha chiesto di aprire un suo concerto a Roma: pensavo che il suo pubblico mi avrebbe fischiato e tirato delle monetine, invece sono stati molto simpatici, e in quel contesto è stata un’esperienza divertente”.
”Se Biagio dovesse scrivere una canzone così su di me”, ha risposto Cristicchi, “probabilmente mi farebbe piacere, ma di sicuro non mi strapperei i capelli. Non sono un fan di Antonacci come artista, ma come persona mi è piaciuta molto”.
L’album del cantante romano è stato pubblicato dalla Sony BMG, una multinazionale della musica: cosa ne pensa lui della musica indipendente?: “Ammiro molto la scena indipendente del panorama italiano, in particolar modo Marlene Kuntz e Afterhours. Ho sempre suonato per un pubblico ristretto, che preferisce la musica ‘alternativa’… per questo un po’ ‘indipendente’ mi sento anch’io”.
Il disco contiene tredici tracce tra cui il nuovo singolo “Studentessa universitaria”, edito il 9 settembre, e “Questo è amore”, brano di Sergio Endrigo (deceduto lo scorso 7 settembre a Roma, all’età di 72 anni) scritto nel 1988: “Ho sempre ascoltato la musica degli anni Sessanta”, ha spiegato Cristicchi a Rockol, “Sono cresciuto con Tenco, Jannacci, Paoli, Gaber ed Endrigo, perciò mi è sembrato più che naturale fare una cover di un brano di quei tempi. Ho scelto di interpretare ‘Questo è amore’ perché è una canzone molto bella, ma altrettanto poco conosciuta. L’idea di fare un duetto con Sergio è venuta a me e al mio produttore circa tre anni fa, così abbiamo contattato Endrigo in persona. Lui ha voluto sentire alcuni dei miei brani per capire che tipo fossi, e poi ha accettato. Quando è arrivato in sala di registrazione, eravamo tutti molto emozionati”.
Il personaggio che Cristicchi interpreta quando è davanti al pubblico è ironico e irriverente, in completa sintonia con i testi delle sue canzoni: “Questo modo di fare”, ha precisato il cantante durante la nostra intervista, “lo porto con me da quasi sei anni. Non è totalmente finto, il mio personaggio è come una caricatura di me stesso. Nasce quando salgo sul palco, ma non è del tutto calcolato”.
Ma come ha reagito Antonacci alla sua “provocazione”, e come si comporterebbe Simone se Biagio dovesse “ricambiare la cortesia”?: “Biagio l’ha presa con molta ironia”, ha spiegato l’artista, “La mia non voleva essere una provocazione, ma un modo particolare di chiedere ‘aiuto’ ad un personaggio famoso. Tanto è vero che mi ha chiesto di aprire un suo concerto a Roma: pensavo che il suo pubblico mi avrebbe fischiato e tirato delle monetine, invece sono stati molto simpatici, e in quel contesto è stata un’esperienza divertente”.
”Se Biagio dovesse scrivere una canzone così su di me”, ha risposto Cristicchi, “probabilmente mi farebbe piacere, ma di sicuro non mi strapperei i capelli. Non sono un fan di Antonacci come artista, ma come persona mi è piaciuta molto”.
L’album del cantante romano è stato pubblicato dalla Sony BMG, una multinazionale della musica: cosa ne pensa lui della musica indipendente?: “Ammiro molto la scena indipendente del panorama italiano, in particolar modo Marlene Kuntz e Afterhours. Ho sempre suonato per un pubblico ristretto, che preferisce la musica ‘alternativa’… per questo un po’ ‘indipendente’ mi sento anch’io”.
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