Il disco del giorno: Ella Fitzgerald, "Ella wishes you..."

Ella Fitzgerald, "Ella Wishes You a Swinging Christmas" (Cd Verve 827102)
Auguri a tutti! Il disco di oggi non può che essere questo, uno degli album più swinganti di tutti i tempi, confezionato per voi in un variopinto pacco regalo dalla divina Ella Fitzgerald nel 1960 assieme agli arrangiamenti della big band di Frank DeVol. Quando questo disco uscì rappresentò una novità perché sino ad allora gli album di canzoni natalizie realizzati dai vari Dean Martin, Bing Crosby ecc., tendevano a sottolineare il lato romantico dello stare in famiglia, attraverso arrangiamenti soffusi che rendessero bene l’atmosfera di solennità tipica di queste festività. La Fitzgerald di tutto questo schmaltz non potrebbe interessarsene meno, e fin dal primo pezzo (una irrefrenabile versione di "Jingle Bells") preme sull’acceleratore dello swing senza mollare un solo attimo.
Brani allegri, scatenati, sostenuti da ottimi arrangiamenti rivisitano il tradizionale songbook di Natale; "Winter Wonderland", "Sleigh Ride", "Have Yourself a Merry Little Christmas" (arrangiata con un delizioso andamento boogie-shuffle), "Let It Snow!" e "Frosty the Snowman" appaiono splendidamente vestite a festa per l’occasione, sprizzando continue scintille di energia che vi faranno sorridere e saltellare per la stanza dopo pochi minuti (a meno che non siate veramente depressi l’effetto è garantito!)
Gli unici momenti in cui il tornado Ella sembra acquietarsi sono le versioni di "What Are You Doing New Year’s Eve?" (con un bellissimo arrangiamento i cui passaggi riccamente armonizzati suonano come un curioso incrocio tra lo stile di Duke Ellington e quello di Gil Evans) e "The Christmas Song", ma non si fa in tempo a riprendere fiato che Ella si precipita nuovamente sulle piste innevate a testa bassa, riuscendo a rendere gradevole persino una canzonaccia come "Rudolph, The Red-Nosed Reindeer" e regalandoci una piacevolissima digressione stilistica in "Good Morning Blues", che sembra virare verso New Orleans piuttosto che in direzione di Betlemme.
La copertina purtroppo è avara di informazioni e non elenca i nomi dei solisti eccellenti che appaiono nelle diverse tracce, ma a giudicare dalla perfezione di esecuzione e dalla qualità degli assoli deve trattarsi della crema dei musicisti newyorkesi. Non vi resta che aprire i regali e accendere le luci dell’albero al suono della cover di "White Christmas" che chiude questo favoloso albu
Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.
Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.
