Il disco del giorno: Einstürzende Neubauten, "Silence is Sexy"

Einstürzende Neubauten, "Silence Is Sexy" (2 CD Mute CDSTUMM 182)
Questi musicisti tedeschi sono stati tra i pionieri della Industrial Music, che da Berlino ha esercitato una fortissima influenza anche sul mondo del rock anglosassone (pensate solo a dischi come "Low" e "Heroes" di David Bowie). Realizzata mescolando batterie sintetiche e suoni elettronici con altri prodotti da strumenti autocostruiti, spesso composti da parti metalliche, tubi flessibili e congegni meccanici azionati elettricamente, questa musica riusciva in modo perfetto a descrivere la brutalità, l’alienazione della società contemporanea e dei mostri prodotti dalla civiltà industriale.
Ossessiva, martellante, attraversata da bagliori lividi, apparentemente spietata, la musica degli Einstürzende Neubauten richiede nervi saldi e molta pazienza per penetrarne l’ispido mondo sonoro, ma i risultati valgono l’impegno dato che si tratta di uno tra i più importanti gruppi musicali in attività, le cui opere sono tanto scomode quanto fondamentali per capire la musica del nostro tempo. Accostati superficialmente da alcuni critici al movimento rumorista, i Neubauten propongono tutt’altro approccio al mondo di quei suoni che difficilmente il pubblico identifica come musica; in album ormai storici come "Kollaps" (1981) e "Halber Mensch" (1985) la realizzazione acustica di un vero e proprio incubo metropolitano trovava la sua più completa realizzazione, mentre in dischi più recenti come questo "Silence Is Sexy" e il successivo "Perpetuum mobile" vi è il tentativo di abbracciare la forma-canzone, seppur stravolta e talvolta devastata, proprio come le figurazioni umane nei quadri di Bacon.
Indubbiamente "Silence Is Sexy" è un disco molto meno radicale e può essere un’ottima introduzione al mondo di questo gruppo eccezionale, soprattutto per un pubblico che si avvicini a esso dal mondo del rock. La voce del leader Blixa Bargeld ha toni oscuri, talvolta pare un incrocio tra Nick Cave e Leonard Cohen, il basso di Alexander Hache attinge da pozzi profondissimi note-pedale di cupa insistenza, le percussioni metalliche di N.U. Unruh e Rudi Moser scandiscono implacabilmente ritmi maniacali. L’intero secondo Cd è dedicato al lungo brano "Pelikanol", dove gli Einstürzende Neubauten ritornano alla dimensione maggiormente claustrofobica e violenta della loro produzione.
Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.
Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.
