Lil Yachty: “Ci sono giovani che non conoscono i Pink Floyd”
Vuoi vedere che alla fine saranno i rapper a far riscoprire alle nuove generazioni i giganti del rock? Lil Yachty, artista americano classe 1997, ha fatto il suo debutto al Saturday Night Live, eseguendo due brani dal suo album "Let's Start Here". Ha portato sul palco il pezzo di apertura del progetto "The Black Seminole" e "Drive Me Crazy!" insieme a Diana Gordon. Lo ha fatto accompagnato da una band completamente al femminile. Pubblicato a gennaio, l'ottavo album di Lil Yachty "Let's Start Here" vede il cantante, dopo quasi dieci anni, allontanarsi dal suo solito stile trap e rap a favore di elementi rock, contaminazioni e viaggi musicali che hanno reso il disco un piccolo grande gioiello. Il progetto, per stessa ammissione del rapper, è stato ispirato dai dischi simbolo di alcuni artisti per lui fondamentali: "Currents" dei Tame Impala, "Dark Side Of The Moon" dei Pink Floyd e "Blonde" di Frank Ocean.
E la performance portata in tv è interessante e di livello, figlia di quegli universi sonori. "A essere onesti, sono sempre stato molto più di un semplice rapper – ha raccontato Lil Yachty all’edizione statunitense di Billboard - ci sono molti ragazzi che non hanno ascoltato nessuno dei miei punti di riferimento. Non sanno niente di Bon Iver o dei Pink Floyd, o dei Black Sabbath o di James Brown. Voglio mostrare alle persone un lato diverso di me, voglio dimostrare che posso fare canzoni importanti. Prima di questo disco non ero del tutto felice di dove mi trovavo musicalmente. Dopo invece mi sono sentito appagato. Voglio fare di più. Voglio essere ricordato. Voglio essere rispettato”. Proprio “The Black Seminole", nella recensione di Michele Boroni, lo abbiamo descritto come un viaggio di sette minuti che con quelle rullate di batteria e interventi di chitarre non può non ricordare i Pink Floyd di “Great gig in the sky” rivisti in chiave contemporanea. Ci siamo subito accorti di come Lil Yachty si sia avvicinato alla musica dei Tame Impala, dei Flaming Lips e degli Unkown Mortal Orchestra e abbia stretto amicizia con Kevin Parker, eminenza nascosta in tutto il disco.
C'è come l'impressione che le menti più brillanti e nervose della scena rap e trap si siano già stancate del linguaggio e dello stile con cui sono cresciuti e diventati famosi. Ad esempio, Tyler, the Creator si sta decisamente spostando verso l'r&b, anche Kid Cudi nei suoi ultimi dischi ha abbracciato i suoni psichedelici seppur senza lo stesso entusiasmo di Lil Yachty. Il rap, da sempre e per sempre, è in trasformazione. E in questo abito psichedelico e rock Lil Yachty sembra starci comodissimo e libero. Chissà che non si possa, da qui ai prossimi mesi, anche vederlo dal vivo in Italia.