Rockol30

Colombre: “A volte è bello fare goal, altre è figo fare assist”

Il cantautore, già al fianco di Calcutta e Maria Antonietta, torna con il nuovo album: l'intervista.

È stato il frontman dei Chewingum, band culto della scena indie pop degli Anni Duemila. Ha prodotto Maria Antonietta. Ha suonato con Calcutta e pure con Franco126. Esperienze tutte importanti, ma che per Colombre non bastano a fare di lui una sorta di eminenza grigia della scena cantautorale indie italiana: “Mi fa ridere, questa definizione. Non mi ci ritrovo. È più semplice: sono più un cantautore a cui spesso piace mettersi al servizio degli altri. A volte è bello fare goal, altre è figo fare assist. Ora ho fatto un disco di mie canzoni, quindi si può dire che in un modo o nell’altro ho fatto goal, almeno per me. Ma è capitato, e continua a capitare, che io faccia fare goal ad altri, con i miei cross: mi piace stare sulla fascia”, dice lui, usando metafore calcistiche. Giovanni Imparato, questo il vero nome del 40enne cantautore marchigiano, ha appena spedito nei negozi il suo terzo album solista, dopo “Pulviscolo” e “Corallo”: si intitola “Realismo magico in Adriatico” ed è un omaggio alle sue radici. Musicali e non solo.



L’Adriatico è il mare che bagna la costa marchigiana, dove Colombre è nato e cresciuto. Nel disco, le acque sono rappresentate da un magma sonoro agitato, inquieto, straniante. “Realismo magico in Adriatico” ha quel sound etereo e immediato che cela una grande attenzione a ogni dettaglio testuale e sonoro e quell’amore per i giochi e le sperimentazioni sonore che rendono da sempre Giovanni Imparato immediatamente riconoscibile: “L’idea del realismo magico ha preso forma guardando da una certa distanza le canzoni, una volta scritte. I racconti spesso partivano dalla realtà, ma diventavano misteriosi e magici, pieni di sfumature inquietanti”, filosofeggia lui. Il disco, sostanzialmente, è all’insegna di un pop accattivante e ricercato, ricco di sosprese e soluzioni sonore originali: è l’unione perfetta tra le anime dei lavori precedenti del cantautore, “Pulviscolo” del 2017 (con il quale Colombre arrivò pure a conquistare una nomination nella categoria “Opera Prima” delle Targhe Tenco, tra i massimi riconoscimenti della canzone d’autore italiana) e “Corallo” del 2020. È lui stesso a definirlo una sintesi tra i due album: “Se dal primo riprende la spontaneità del sound, delicato e sognante, dal secondo recupera la compattezza sonora, creando un amalgama perfetto”.

“Corallo” sembrava un disco più a fuoco: da un lato i riferimenti al cantautorato contemporaneo, per lo più americano canadese (Mac DeMarco, Andy Shauf), ma con qualche strizzatina d'occhio anche all'indie rock britannico (Arctic Monkeys e i Radiohead più classici), con arrangiamenti ricercati e suoni dal sapore internazionale; dall'altro la sensibilità tutta italiana per le melodie, senza stupidi snobismi. Era tra questi due mondi che si muovevano le canzoni del disco del 2020: tra Enzo Carella e Alex Turner, tra Thom Yorke e Alan Sorrenti, tra un festival indie e un Sanremo dei primi Anni ’70. In “Realismo magico in Adriatico” non sembrano esserci riferimenti precisi: “Non parto mai dall’idea: ‘Ora faccio un disco con questo tipo di sound, con questi precisi riferimenti’. Viene tutto da sé. Magari durante la scrittura mi sono imbattuto in qualcosa di Karen Dalton e in qualche modo è entrata nel disco”, spiega lui.



“Io e te certamente” è un duetto con Maria Antonietta. In “Più di prima” c’è invece Franco126, con il quale aveva già collaborato nel 2021 per “Multisala” e “Uscire di scena”: “Avevo suonato la chitarra acustica nella sua ‘Che senso ha’ e i cori in ‘Uscire di scena’. Ci lega la stima reciproca. E forse la passione per il cantautorato italiano Anni ’70, anche se io sono più Carella e Sorrenti e lui è più Califano”, dice del rapporto con il cantautore romano. Il tour legato a “Realismo magico in Adriatico” partirà il 15 aprile proprio da Roma, al Monk (e chissà che sul palco non si presenti lo stesso Franco126, a sorpresa). Andrà avanti fino al 28 maggio, con l’ultima data a Milano, in attesa dei live estivi. Nel futuro prossimo di Colombre un ritorno alla dimensione da produttore, con il nuovo album di Chiello (che affiancò già in “Oceano paradiso”): “I nostri due mondi sono solo apparentemente distanti - spiega Colombre a proposito dell’ex trapper degli FSK Satellite, che con il suo album d’esordio ha iniziato a percorrere una via più intimista e riflessiva, cantautorale - quello che ci lega è la stessa attitudine, la spontaneità”.

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.