Tina Weymouth non ha una buona opinione di David Byrne

La bassista dei Talking Heads Tina Weymouth ha descritto il frontman della band, ormai disciolta, David Byrne come "insicuro" in una serie di articoli sul Sunday Times. Già Chris Frantz, suo marito e batterista dei Talking Heads, nel libro pubblicato nel 2020 intitolato “Remain In Love: Talking Heads, Tom Tom Club, Tina” parlò della loro complicata relazione personale con David Byrne.
Tra quanto scritto dalla Weymouth si legge: "Di recente ho descritto David Byrne come Trumpiano, il che non è andato bene a tutti. Ciò che intendevo era che, per la mia esperienza, tutto con David è transazionale: lui ti userà finché non avrà più bisogno di te. Sembrava sempre molto insicuro spesso cercava di incolpare gli altri se le cose andavano male. Io e Chris lo amavamo molto e abbiamo fatto del nostro meglio per trascurare questi disastrosi difetti, ma sembrava ovvio che i Talking Heads non sarebbero durati. Nelle interviste David dice sempre di essere felice e mi piacerebbe crederci. Ma se è felice, perché si rifiuta di chiamare Chris e me o Jerry (Harrison, il quarto membro dei Talking Heads, ndr) per nome? Ci chiama 'persone con cui suonava'. Non è strano? Sono stata in giro per il quartiere e mi sono resa conto che le persone si comportano come animali. Alcuni sono colombe: belle e pacifiche, come Chris. Sfortunatamente alcune sono astute volpi.”
Sugli ultimi anni dei Talking Heads – che si sono sciolti nel 1991 - Chris Frantz ha scritto: “La fine della band è stata complicata e triste. David smise di comunicare con noi. Quella fu un'altra volta in cui avere Tina con me fu davvero utile. Abbiamo parlato del futuro. Abbiamo continuato a fare musica come Tom Tom Club. Ci è piaciuto essere il signore e la signora coppia suburbana media.”
L'ultima volta che i Talking Heads si sono riuniti è stato per la cerimonia del loro ingresso nella Rock And Roll Hall Of Fame nel 2002. Parlando con la testata britannica NME lo scorso anno riguardo una possibile reunion, Chris Frantz spiegò: "Ci ho provato un paio di volte, l'ultima volta circa 20 anni fa, David disse solo: 'Non voglio che tu mi faccia più quella domanda. Non ho intenzione di affrontare la questione.' È un peccato ma è quello che è."