HAUSER, dai 2Cellos agli U2: "Una jam con Bono e The Edge"
In alcune delle rivisitazioni più interessanti di classici degli U2 in “Songs of surrender” non ci sono solo la voce di Bono o le chitarre e il piano di The Edge. C’è un violoncello, che duetta/duella con Edge in “Vertigo” o addirittura prende il posto delle sue chitarre nell’epica “Where the streets have no name” e in “Dirty day”. È il violoncello di HAUSER, scritto tutto maiuscolo: nome d’arte di Stjepan Hauser, noto soprattutto per essere (stato) la metà dei 2Cellos assieme a Luka Šulić. Il duo si è sciolto lo scorso autunno con un ultimo tour, ma ancora prima HAUSER era stato chiamato dagli U2 alle sessioni di quella che sarebbe diventata la raccolta “unplugged” che esce venerdì 17.
Hauser racconta in esclusiva a Rockol come si è trovato dal suonare cover degli U2 a suonare con gli U2.
Gli U2cellos?
“Gli U2 sono una band leggendaria, con canzoni piene di significato, che mi hanno sempre ispirato”, racconta il musicista, raggiunto su Zoom a Dubai da Rockol. “Ho collaborato con Elton John, siamo stati con lui in tour, abbiamo suonato con i Red Hot Chili Peppers, pure con George Michael poco prima della sua scomparsa, ma questo è uno dei punti più alti della mia carriera”.
La storia dei 2Cellos è nota: suonavano e riarrangiavano brani pop-rock per il loro strumento: divennero noti per una rilettura di "Smooth criminal" di Michael Jackson. Nelle loro scalette c'erano anche brani degli U2, la collaborazione è nata da lì: “Aprivamo i concerti con ‘Where the streets have no name', mentre ‘With or without you' era un altro momento speciale dei nostri show. So che gli U2 conoscevano le nostre versioni: avevamo incontrato brevemente Edge qualche anno fa a Los Angeles con i 2Cellos. Ma mai Bono”.
Una jam nel sud della Francia con Bono ed Edge
La chiamata è arrivata due anni fa, all’inizio delle sessioni di quello che sarebbe diventato "Songs of surrender": HAUSER si è ritrovato a suonare con Bono ed Edge nel sud della Francia, dove cantante e chitarrista hanno casa: “Eravamo solo noi tre in studio, fuori il mare. È successo tutto in maniera molto spontanea: ho tirato fuori il violoncello e abbiamo iniziato a fare una jam, perché questo è il mondo in cui gli artisti comunicano, è il nostro linguaggio”.
Tutto è nato da “Vertigo”: The Edge, in una recente intervista a Rolling Stone, ha definito la nuova versione “un incredibile duello tra chitarra acustica e violoncello”: "Non sapevo neanche cosa avrei dovuto suonare, sono arrivato con il mio strumento pensando solo di suonare ‘Vertigo’, era l’unica certa”, ricorda HAUSER. “Poi continuavano a dirmi 'facciamo questa', 'proviamo quest’altra'. Tutto così, all’impronta: per fortuna ho un talento per l’improvvisazione… Anche 'Where the streets have no name' l’ho arrangiata al momento. Ho suonato su molte canzoni, ma credo di essere finito in tre, nel disco. Non l’ho ancora sentito…", confessa.
In “Where the streets have no name” Hauser ha creato un’atmosfera radicalmente diversa dall’epica dell’originale, più rarefatta. Mentre in “Dirty Day” - l’unico pezzo da “Zooropa” nella raccolta - Edge che ha tolto le chitarre facendo diventare la canzone duetto tra la voce di Bono e il suono di HAUSER: “Il violoncello può suonare come diversi strumenti: come una chitarra rock, come un basso. Credo sia un bel complimento per lo strumento, non solo per me: è uno strumento universale di cui il pubblico non è spesso consapevole”, spiega.
Dai 2Cellos alla carriera solista
Nei 2Cellos Stjepan era l’estroverso, Luka il riflessivo: è stata anche questa differenza di carattere a segnare la fine del progetto dopo oltre 10 anni: “Ognuno di noi voleva esplorare una strada diversa: io sono legato più ad un repertorio romantico e latino, Luka voleva comporre la sua musica. Lui ha 3 bambini e una famiglia, a me piace stare in giro per il mondo: non ho casa, sono un nomade della musica. Abbiamo personalità diverse: è stata una scelta di comune accordo”, racconta.
HAUSER ha già pubblicato musica da solista: lo scorso anno è uscito "The player", dedicato al repertorio della musica latina, in autunno ha inciso "Intimate" con il produttore italiano Pierpaolo Guerrini, un mese fa è uscita una sua versione di "It's not unusual".
Il prossimo autunno debutterà da solista in tour: partenza dalla Francia, poi quattro date in Italia (18 ottobre Forum di Assago, 20 Palazzo Dello Sport Roma, 21 Mandela Forum a Firenze e 22 a Jesolo): “Si intitola “Rebel with a Cello” e va in una direzione diversa rispetto ai 2Cellos. Il nostro era uno show rock, solo noi e un batterista. In questo tour sarò con 20 musicisti, una band ma anche percussioni e archi. La prima parte è più classica: colonne sonore e canzoni, il Gladiatore, 'Caruso' e il repertorio per cui sono conosciuto. La seconda parte è dedicata alla musica latina, e sarà ancora più folle delle cose rock che facevano i 2Cellos. È un repertorio che mi piace molto, un modo diverso per far divertire il pubblico e farlo ballare. Un giorno, però, mi piacerebbe fare anche una jam dal vivo con gli U2”.