Dente è uscito dalla nebbia

“Sono uscito dalla nebbia, dalla galera, dal ventre della balena in abito da sera. Sono finito ad una festa un lungo sabato sera in una vita vera con la luna sempre piena. Cosa c'è? Cosa c'è che non va? Cosa c'è di diverso da vent'anni fa? È la stessa solitudine”. Il ritorno di Dente è tuffo in un mare malinconico e dolce-amaro. Una bella canzone, che ricorda Lugi Tenco per alcune atmosfere, in cui si riconosce tutta la cifra stilistica del cantautore per tanto tempo simbolo della scena indipendente. A tre anni di distanza dall'ultima uscita discografica (l'omonimo album "Dente", del 2020), l’artista è tornato con un inedito. La nuova canzone si intitola "La vita fino a qui", e vede la partecipazione di Carlo Corbellini, classe '99, voce e anima del progetto padovano Post Nebbia.
Il brano anticipa un nuovo disco di Dente. Su un fondale 50s, cinematico e intimo, Dente e Corbellini dei Post Nebbia si accompagnano in un'atmosfera a metà tra un film d’amore e un vecchio mondo fantascientifico, ai confini della realtà. In una canzone profondamente nostalgica, la collaborazione tra due voci timbricamente distanti e appartenenti a diverse generazioni è uno spiraglio di futuro, un elemento di novità inquieta. Così il tempo passato e le aspettative sul domani si avvicendano e si confondono in una peculiare sintesi. Dente ne racconta così la composizione: “È una canzone uscita di getto in una notte passata in casa al pianoforte, è un’estrema sintesi degli ultimi 20 anni della mia vita tra cambiamenti radicali e cose che non cambieranno mai”.
Chiuso il primo cerchio con “Canzoni per metà”, un album uscito nel 2016 e fortemente autoreferenziale, dal timbro casalingo, con il suo omonimo “Dente” di tre anni fa, il cantautore fidentino ha dimostrato di voler vestire in modo completamente diverso le sue nuove canzoni, anche grazie al supporto di Matteo Cantaluppi. Il primo passo è stato abolire i giochi di parole, tipici della sua scrittura, per poi decidere di abbandonare la chitarra acustica per dedicarsi a quella elettrica, al pianoforte e alle possibilità offerte dalle strumentazioni digitali. Con "La vita fino a qui" Dente torna ad atmosfere più turbolente e forse meno pop, ma non abbandona la voglia di costruire canzoni musicalmente raffinate e dense, segno di una sempre maggiore ricerca musicale.