"Non è punk, è La Sad": chi è il gruppo in gara a Sanremo 2024
Tra i big in gara al Festival di Sanremo 2024 ci sarà anche La Sad. Il nome del gruppo pop-punk milanese è comparso a sorpresa nell'elenco svelato oggi da Amadeus.
La Sad è un progetto che affonda le proprie radici nel 2020 attorno alle figure di Theø, Plant e Fiks, tre ragazzi proveniente da regioni diverse (Lombardia, Puglia e Veneto) e dalle esperienze musicali differenti. Il trio viene così presentato in un comunicato stampa: “Theø è un cantante ed ex chitarrista con anni di tour nel mondo alle spalle, Plant è una giovanissima promessa che mette le radici nel panorama trap ed emotrap e Fiks è caratterizzato da un'attitudine molto punk e liriche depresse”.
Dall’incontro dei rispettivi percorsi artistici, i tre hanno plasmato l’identità di un nuovo gruppo caratterizzato dalla sfrontatezza e dalle sonorità frenetiche ispirate a gruppi come Blink-182 e Green Day, ma unite a influenze di altri generi, dal rap alla trap, fino al pop, con atmosfere rubate all’immaginario emo degli Anni 2000.
La Sad guarda più alle atmosfere degli adolescenti malinconici che negli anni Duemila impazzivano su MySpace per i My Chemical Romance, mentre in Italia arrivavano i dARI, con cui il trio ha collaborato sul remix di “Wale (Tanto Wale)”, ma si rivolge alla nuova generazione Z con il suo stesso linguaggio, con testi capaci di sviscerare frustrazioni e insicurezze recuperando atteggiamenti e sonorità dai trapper italiani e la crudezza di artisti come Lil Peep e Juice Wrld.
Le influenze de La Sad
“Ognuno ha i propri artisti che più lo hanno influenzato, a parte i classici”, ha spiegato Fiks via Zoom a Rockol, prima di aggiungere: “Tra questi artisti ci sono i fondatori della emo trap, Juice Wrld, Lil Peep, oppure i Blink-182, Rancid, NOFX, ma anche artisti che ognuno di noi ascolta più di altri, magari qualcuno ascolta più trap, punk, pop punk, old school, e un altro qualcosa di diverso”.
A due anni dalla nascita delle prime collaborazioni tra di loro, Theø, Plant e Fiks hanno “confermato il timbro La Sad" con il primo album in studio “Sto nella Sad” che, uscito a gennaio dell’anno passato, è tornato nei negozi - in licenza Believe Digital - il 16 dicembre scorso in versione Deluxe con sei nuovi brani. Oltre alle tracce della prova d’esordio del trio, il nuovo disco “Sto nella Sad Deluxe” include l'ultimo singolo "Summersad 3” e sei nuove tracce ("Mayday", "Diverso", "Inferno", "Tutto Fatto", "Toxic", “Stronza”), tra cui le collaborazioni con Villabanks, Steven Moses e Youv Dee. Il primo album della Sad ha offerto una chiave di lettura per la stravaganza del trio, che spinge ancora di più sulla propria personalità con “Sto nella Sad Deluxe”. In occasione dell'uscita del nuovo disco e dell'imminente tour (qui l'intervista), i tre componenti della band hanno raccontato quali sono gli artisti e i dischi che più li hanno influenzati e li influenzano.
“Noi abbiamo iniziato a trovarci nel momento in cui è morto Juice Wrld”, ha spiegato poi Plant a nome della band, con una canna in mano, tra un tiro e l’altro, presentandosi nello stile inconfondibile fatto di capelli colorati, giacche di pelle e pantaloni strappati. Ha aggiunto: “Abbiamo fatto le prime canzoni e lui è morto poco dopo. E noi ci siamo uniti grazie a lui, Lil Peep e artisti di questo genere, perché facevamo emo trap prima. Poi con la ‘Summersad’ abbiamo sperimentato il genere che ascoltavamo da bambini che arrivava dal punk, insieme ad altre cose sperimentali”. A lui ha fatto eco Fiks, che ha anche fatto sapere: “C’è così venuta l’idea di un pezzo ispirato al pop punk per l’estate che voleva essere un’anti-hit estiva, poi c’è stata una riesplosione del genere e abbiamo continuato”.
"Non è punk, è La Sad”
Plant ha quindi precisato: “A differenza di altri, non abbiamo ascoltato solo punk o solo un genere, e ci sono quindi tante influenze mischiate tra loro. Non è punk, è La Sad”.
A proposito degli artisti contemporanei che sono dei punti di riferimento per il trio, La Sad ha detto: “Della nuova wave, Yungblud di sicuro. Lui spinge contenuti e concetti in cui si ritroviamo. Siamo anche andati a vederlo a Milano e spacca. Poi anche Machine Gun Kelly, ma è sicuramente più leggero. Travis Barker, ovviamente, è il numero uno che ha fatto emergere tantissimi artisti, ma anche per il suo lavoro con i Blink-182”. Alla domanda sua qual è il disco che li ha cambiato la vita, Theø e Fiks hanno concordato su “Enema of the State” dei Blink-182, mentre Plant ha indicato “Death Race for Love” di Juice Wrld. Per quanto riguarda a quale scena musicale non si sentono affini, Fiks ha precisato: "Non ci ritroviamo nella musica italiana e nella musica di plastica. Ovviamente ci sono delle eccezioni anche nella musica italiana, questo è un discorso generale".