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Il più grande rimpianto di Paul Cook

Reunion dei Sex Pistols? "Siamo troppo vecchi per cantare “Anarchy in the U.K.”"
Il più grande rimpianto di Paul Cook

L'ex batterista dei Sex Pistols Paul Cook parlando con i britannici dell'NME ha confidato che il suo più grande dispiacere nella breve carriera della band considerata la capostipite del movimento punk in Gran Bretagna è quello di non avere mai pubblicato un secondo album, dopo il leggendario “Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols” (leggi qui la recensione) uscito nell'ottobre del 1977.

L'oggi 65enne Cook ha spiegato: "Avremmo potuto fare un altro grande album, anche quando Glen (Glen Matlock, il primo bassista dei Sex Pistols, ndr) se ne è andato e con Sid (Sid Vicious, che sostituì Matlock al basso, ndr)".

La band si sciolse nel 1979, qualche mese dopo che il frontman, Johnny Rotten, aveva lasciato, quindi non ci fu tempo per un nuovo disco. Della questione se ne parlò anni dopo, nel 1996, quando i Sex Pistols tornarono insieme per un tour. Ma anche allora non si raggiunse un accordo per realizzare un disco. Ecco cosa ha detto Cook al riguardo: "Quando siamo tornati insieme nel '96, avremmo dovuto provarci allora. Avevamo iniziato a tirare fuori alcune idee, ma John non ne era entusiasta e non si è concretizzato. È un peccato."



A proposito della reunion del 1996 l'ex Sex Pistols ha raccontato: “Il momento era giusto, è stata una grande opportunità per suonare dal vivo e fare le cose per bene con meno confusione. Ma poi sono venuti a galla un sacco di vecchi rancori tra i membri della band e nel giro di un anno tutto si è deteriorato lentamente. Verso la fine non è stato molto divertente. Fui felice quando tutto finì".

Al giorno d'oggi sarà praticamente impossibile organizzare una nuova reunion e rivedere i Sex Pistols insieme, soprattutto alla luce della recente battaglia legale sulla miniserie tv 'Pistol', con John Lydon che ha cercato, senza riuscirci di annullare il progetto. Al proposito Cook ha spiegato: "Non c'è assolutamente alcuna possibilità che ciò possa accadere. Comunque non lo vorrei fare. Specialmente dopo il caso in tribunale di 'Pistol' dell'anno scorso, che è stato uno spettacolo di merda. L'ultimo posto in cui volevo andare era la Corte Suprema, interrogato da quei ragazzi con la parrucca. E' stata un'esperienza orribile. Avrei preferito risolverla al pub con un paio di pinte.” Aggiungendo poi con una sonora risata: "Penso che siamo comunque troppo vecchi per cantare “Anarchy in the U.K.” alla nostra età. Non sarebbe giusto!”.
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