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Come Paolo Belli rischiò di investire Ligabue

L'ex voce dei Ladri di Biciclette si racconta in una intervista di Il Messaggero
Come Paolo Belli rischiò di investire Ligabue

Il quotidiano romano Il Messaggero ha pubblicato una intervista a Paolo Belli, l'ex leader dei Ladri di Biciclette, ora anche noto volto televisivo da anni al fianco di Milly Carlucci nel cast del programma televisivo di Rai 1 'Ballando con le stelle'. Vi riportiamo le domande e risposte di tema musicale contenuti nell'intervista. Il 60enne musicista emiliano ha parlato di Ladri di Biciclette e riportato un paio di aneddoti su Ligabue.

“Abitiamo a nove chilometri di distanza, lui a Correggio e io a Carpi. Una mattina guidando in una stradina fra i campi, lo vedo correre – al contrario di quello che di solito si fa – lungo il mio stesso senso di marcia, davanti a me. Bene, all’improvviso mi taglia la strada. Non l’ho preso per miracolo. Già mi immaginavo i titoli…”

All’epoca vi conoscevate?

“Certo. La prima chitarra elettrica l’ha comprata nel negozio di strumenti musicali dove da ragazzo, dopo aver fatto l’elettricista e il benzinaio, lavoravo come commesso. Voleva lo sconto”.

Avete mai suonato insieme?

“Sì. Qualche anno fa, durante un intervallo di una partita della Nazionale Cantanti abbiamo duettato "Knockin’ on Heaven’s Door" di Bob Dylan. E prima ancora Liga aveva scritto una canzone per me, "Tu dov’eri", che non ho inciso e nemmeno so dove sia finita”.

Paolo Belli racconta il periodo negativo vissuto con i Ladri.

“Con i Ladri dopo una partenza favolosa – Sanremo, tour con Vasco Rossi, due Festivalbar vinti nel 1989 e 1990 – è successo un casino. Nessuno può preparare al successo. E noi avevamo intorno gente che non ci aiutava, così prima di litigare abbiamo chiuso la baracca”.

Avete litigato, sia sincero. I Ladri per un po’ sono andati avanti anche senza di lei.

“È vero. Eravamo troppo giovani: ci univa la musica, ma poi i soldi e la fama ci hanno diviso. Adesso è tutto a posto, ci frequentiamo e c’è anche sintonia. Uno suona con Umberto Tozzi, gli altri hanno aperto un ristorante o altre attività”.

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