Il disco del giorno: Vari artisti, "Verve Remixed"
                                            Vari artisti
Verve Remixed (Cd Verve B00006316W)
Se dovessimo dar retta a Paolo Conte bisognerebbe rassegnarsi al fatto che alle donne non piace il jazz; in realtà questa musica non piace anche a molte altre persone, probabilmente perché non hanno molte occasioni di ascoltarla e conoscerla meglio, dato che come è noto essa è sistematicamente emarginata dalle radio commerciali e dalla televisione.
Per cercare di avvicinare un nuovo pubblico alla cultura musicale jazzistica le case discografiche hanno cominciato già da diversi anni a realizzare compilations di classici della musica afroamericana rielaborati da remixers che orbitano nel campo della musica dance; talvolta i brani originali non vengono toccati più di tanto, altre volte si assiste a un completo stravolgimento della struttura musicale originaria con risultati non sempre brillantissimi, a volte decisamente discutibili.
Non è il caso comunque di questa raccolta pubblicata dalla Universal nel 2002, che affida immortali titoli appartenenti al catalogo della Verve a nomi come Tricky, MJ Cole, Thievery Corporation, De-Phazz, ben noti nel mondo dei club e delle discoteche. Tutti i remixers hanno rispettato il profumo delle incisioni d’epoca passando da pagine vocali di Nina Simone, Dinah Washington, Carmen McRae, Sarah Vaughan, Billie Holiday e Astrud Gilberto alle scatenate evoluzioni percussionistiche di Willie Bobo per giungere alle suggestioni orientali di Hare Krishna del clarinettista Tony Scott.
La sovrapposizione di grooves campionati, spesso elettronici, è realizzata con estremo buon gusto, senza quel sapore di plastica bruciata che spesso hanno simili operazioni di maquillage musicale; echi e riverberi di sapore dub sono sparsi copiosamente, talvolta di una canzone originale si usa solo una strofa oppure un breve frammento, ma non si tratta di interventi inutilmente stravaganti fatti tanto per stupire, dietro ognuna di queste rielaborazioni si avverte un autentico amore per le partiture originali e per gli artisti che le hanno create; che questa operazione sia poi effettivamente in grado di avvicinare il pubblico delle piste da ballo al vero mondo del jazz è ancora tutto da dimostrare, comunque alla fine dell’ascolto non si ha la sensazione di avere perso tempo (e con questo tipo di dischi non è poco). In ogni caso, se dovete organizzare una festa di compleanno si tratta di un disco perfetto.
 
Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.
Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.
