Salmo, il contestato live a Olbia: si chiude tutto con una multa

Erano 3500 le persone che nell’estate del 2021 si erano accalcate sotto la ruota panoramica di Olbia dopo un passaparola sui social per assistere a un concerto a sorpresa e gratuito di Salmo, dopo l’evento Water World Music di venti giorni prima su un palco galleggiante a Cala dei Sardi. Salmo, in quel periodo di restrizioni a causa dei contagi da Covid e con il mondo della musica in ginocchio, aveva rivendicato la sua esibizione come una sorta di atto di denuncia pubblica della drammatica condizione del settore dello spettacolo.
Si alzò un polverone: alcuni colleghi presero le distanze dalle modalità di protesta di Salmo, contestando l’organizzazione del concerto e ritenendo il live un atto irresponsabile. Ne derivò anche una accesa polemica con Fedez, che si è chiusa definitivamente con un siparietto sul palco di San Siro. Ma la vicenda, che ha avuto anche strascichi giudiziari, a distanza di più di un anno, come è andata a finire? A offrire un significativo aggiornamento è il quotidiano l’Unione Sarda che riporta come le indagini condotte dal procuratore della Repubblica Gregorio Capasso, e avviate all’indomani del concerto, abbiano escluso violazioni diverse da quelle delle norme del Regio decreto numero 773 del 1931, ossia il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Non sono state quindi contestate ipotesi di reato o contestazioni che riguardano le misure di prevenzione anti Covid. Cinquemila euro è il prezzo che dovrà pagare Salmo per il contestato concerto del 13 agosto 2021.
Il decreto penale di condanna, prosegue il quotidiano, è stato notificato al rapper olbiese, all’anagrafe Maurizio Pisciottu. Stessa ammenda anche per Alfredo Sechi, dipendente della società Lupetti che gestisce la ruota panoramica sotto cui si è tenuto il live. In sostanza al rapper si contesta esclusivamente la violazione del Testo unico di pubblica sicurezza per la mancata comunicazione del concerto al questore. Nell’ambito della stessa vicenda giudiziaria l’imprenditore toscano Kevin Lupetti era stato già colpito da una sanzione amministrativa, quasi 1500 euro, notificatagli dalla Capitaneria di Porto di Olbia, per il presunto utilizzo improprio dell’area demaniale concessa a Lupetti dall’Autorità portuale della Sardegna, si tratta di quella su cui si trovava la ruota. La sanzione è stata impugnata davanti al giudice di Pace di Olbia.