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John Densmore: “Nei Doors siamo sempre stati tre contro uno"

Gli ex Doors John Densmore e Robby Krieger hanno parlato al microfono di Rick Rubin
John Densmore: “Nei Doors siamo sempre stati tre contro uno"

In una recente puntata di Broken Record il produttore Rick Rubin ha intrattenuto una conversazione con i due membri ancora in vita dei Doors: il batterista John Densmore e il chitarrista Robby Krieger. Chiaramente al centro delle loro chiacchiere non poteva che esserci il loro ricordo del frontman della band californiana morto all'età di 27 anni il 3 luglio 1971, Jim Morrison.

La band ebbe breve vita, proprio a causa della prematura e misteriosa morte di Morrison. Il gruppo si formò a Venice Beach dall'incontro del cantante con il tastierista Ray Manzarek, a cui si aggiunsero Densmore e Krieger. Il loro primo omonimo album raggiunse il mercato il 4 gennaio 1967, mentre l'ultimo, il sesto, “L.A. Woman”, venne pubblicato il 19 aprile 1971. In poco più di quattro anni i Doors pubblicarono sei album ottenendo un grande successo grazie al talento musicale, alle canzoni, ma, senza dubbio, anche grazie alla strabordante personalità e al carisma di Jim Morrison.



Nel'intervista condotta da Rubin, Densmore e Krieger, sono stati concordi nel definire la relazione tra i quattro membri della band come un "tre contro uno". Avere a che fare con Morrison non era semplice perché a Jim piaceva provocare le persone e spingerle fino al loro limite, causando in questo modo un grande numero di problemi e molte discussioni. C'era poco da fare, queste caratteristiche erano parte del suo modo di essere. Non era facile averci a che fare.

John Densmore nell'intervista ha raccontato: “Siamo sempre stati tre contro uno. Così era fatto Jim. Cosa farà stasera? Dio mio! È pura follia". Allora Rubin ha chiesto ai due musicisti statunitensi, ora ultrasettantenni, se Jim si comportasse così solo per il gusto di essere provocatorio oppure se questo modo di fare fosse parte integrante del suo carattere. Krieger, presa la parola, ha risposto in questo modo: “Era parte del suo essere. A lui piaceva infastidire la gente. Dopo un po' sapeva che con noi non funzionava, ma ciò non gli impediva di provarci".


Per chiudere il discorso, a supporto di Krieger, interviene nuovamente Densmore dicendo: “Ricordo quando conobbi sua sorella, lei mi disse, 'Mio fratello crescendo provocava sempre. Lo fa anche con voi?' Sono delle prove per vedere dove sono i confini.“
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