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Blanco live al Fabrique di Milano: “Meglio di una scopata”

Una band vera, reggiseni lanciati, sedie distrutte, tentativi di stage diving: ecco come è andata.
Blanco live al Fabrique di Milano: “Meglio di una scopata”

Anche dal vivo Blanco si conferma una sintesi micidiale fra urban, rock e pop. E non è un caso che molte ritualità di questi mondi, sul palco e fra la tribù di giovanissimi che lo segue, si manifestino con naturalezza: ragazze che lanciano reggiseni, urla supersoniche alla X-Men capaci di venare bicchieri, effetti karaoke, Sfera Ebbasta che arriva sul palco per un duetto, ma non canta, tentativi di stage diving non del tutto riusciti, ma poco importa. L’impronta è quella. Guarda la nostra fotogallery del concerto

“Nella data di Padova ho raccolto un reggiseno e l’ho indossato, in molti hanno pensato fosse un outfit studiato…”, racconta Blanco con il sorriso, prima di esibirsi al Fabrique di Milano. Riccardo Fabbriconi, classe 2003, è un animale da palco “bastardo”, possente nella voce e nella presenza scenica, figlio di più culture: è questa la caratteristica principale che ha contribuito al suo successo, tradotto, dopo la vittoria al Festival di Sanremo insieme a Mahmood con “Brividi”, in oltre 300 mila biglietti venduti per il suo primo vero tour in carriera.

Musica suonata studiando Vasco

A metà fra un concerto pop-rock, anche se nessuno poga, e una festa di liceali sudati e impazziti, tutti vestiti di bianco e nero come richiesto dal dress-code, a sancire subito una linea chiara è la scelta di farsi accompagnare da una band: immancabile il fedele produttore e polistrumentista Michelangelo, perno del gruppo, Jacopo Volpe alla batteria ed Emanuele Nazzaro al basso. “Mi è sempre piaciuta la musica suonata con gli strumenti – sottolinea Blanco – rispetto chi usa le basi, ma io sul palco porto musica suonata. Ho sognato questo tour per tanto tempo. Ho passato un anno a vedere video di concerti su YouTube. Ho guardato quelli di Vasco e anche di Jovanotti, sono fonti di ispirazione per me. E ora che posso portare lo spettacolo dal vivo, dico quello che sto dicendo in ogni data: un concerto per me è meglio di una scopata”. Durante il live, della serie “Blanchito: messaggi per il sociale”, specifica però che “ci vuole sempre amore, soprattutto in questo periodo. Non fate gli stronzi con gli altri e neppure con voi stessi”. Su “Figli di puttana” la band spinge e Volpe picchia sulla batteria, su “Ladro di fiori” volano i primi reggiseni, mentre “David” è più oscura, urban ed elettronica.

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La cameretta riprodotta sul palco

Due megaschermi alle spalle scandiscono immagini di paesaggi acquatici evocati dal suo album d’esordio “Blu Celeste”, ma è la scenografia teatrale l’asse del live. “Ricorda proprio la mia cameretta, riprodotta sul palco in formato xl, c’è anche il mio letto – dice Blanco - l’idea è stata di Fabio Novembre. Tutto parte da quella stanza, dalla cantina di casa mia. Le pareti rievocano invece i muri dell’abitazione di Michelangelo. I primi ricordi che mi vengono in mente? Quando abbiamo girato con 2.000 euro il video di ‘Notti in bianco’ e quando a undici anni provavo a cantare, ma in realtà urlavo, e mia madre mi diceva: ‘sei stonato’”. Nonostante l’atteggiamento sporco e ribelle di Blanco e della band, nessun dettaglio è lasciato al caso. “Ho chiesto al pubblico di seguire il dress-code bianco-nero perché sono i colori della vecchia tv, dei ricordi – svela – per me questo tour è fondamentale, ma non è il futuro. Lo stiamo costruendo il futuro, per questo mi piace l’idea di ricordare tutto questo in bianco e nero”.

Romanticismo

C’è il lato furioso e punk, come quando prende due sedie della cameretta e le devasta sul palco, ma anche quello romantico, espresso in brani come “Blu celeste”, eseguita con il solo accompagnamento del piano, o in “Brividi” con i decibel di canto del pubblico talmente alti da sovrastare perfino la sua voce. A fotografare i due stati d’animo su cui rimane in bilico è proprio “Notti in bianco”, proposta in una versione dolce e acustica e anche in quella frenetica originale.

“La mia famiglia era presente nelle prime date di Padova ed è anche qui a Milano – dice Blanco – non ho mai nascosto di avere un rapporto speciale con i miei genitori. Non mi interessa fare il maschio alfa. E assicuro che a volte mi crea più ansia cantare davanti alla mia famiglia piuttosto che davanti a migliaia di fan”. Blanco, in scaletta, mette anche alcune chicche per i “fan pro”: “Amatoriale” e “Ruggine”, mai pubblicate su Spotify, e “Follia”, traccia fantasma del suo primo album. “Mi piace l’idea che alcune canzoni si possano ascoltare solo al concerto”, sottolinea. Momento divertente e surreale l’arrivo sul palco di Sfera Ebbasta per “Mi fai impazzire”: il rapper, coperto da un passamontagna, saltella, incita il pubblico, ma a cantare la sua parte non ci pensa proprio. Non prende neppure il microfono in mano.

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Eurovision e Achille Lauro

Dal 10 al 14 maggio, dopo la vittoria al Festival di Sanremo, ad attendere lui e Mahmood ci sarà l’Eurovision a Torino. “Abbiamo iniziato a lavorare sulla performance da proporre all’Eurovision prestissimo, già tre settimane fa – anticipa Blanco – siamo molto felici e orgogliosi di rappresentare l’Italia. Abbiamo dovuto tagliare la canzone di circa 24 secondi per restare nei tempi della manifestazione e questo ci dispiace. Ma per noi il pezzo è forte. Le cose semplici sono le più forti, per questo non saliremo sul palco con 300 ballerini”. In gara ci sarà anche Achille Lauro che ha strappato all’ultimo un biglietto per la kermesse, vincendo “Una voce per San Marino”. “A Lauro voglio super bene, ma sinceramente io non l’avrei fatto – ammette Blanco – io ho partecipato a Sanremo per portare all’Ariston la mia musica, non ho mai pensato all’Eurovision, quella per me è stata una conseguenza. Non è mai stato l’obiettivo principale”.

Scaletta:
Mezz’ora di sole
Paraocchi
Figli di puttana
Sai cosa c’è
Finché non mi seppelliscono
Pornografia
David
Ladro di fiori
Belladonna (adieu)
Notti in bianco (in acustico)
Blu celeste
Lucciole
Amatoriale
Ruggine
Follia
Mi fai impazzire con Sfera Ebbasta
Afrodite

Bis:
La canzone nostra
Brividi
Notti in bianco

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