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Eagles: concerto a Detroit nel nome di Glenn Frey

La band statunitense ha omaggiato il suo fondatore dal vivo nella sua città
Eagles: concerto a Detroit nel nome di Glenn Frey

Ieri sera gli Eagles hanno fatto tappa con il loro 'Hotel California Tour' alla Little Caesars Arena di Detroit città natale di Glenn Frey, membro fondatore della band scomparso il 18 gennaio 2016 all'età di 67 anni.

Frey è stato ricordato più volte durante il concerto. Don Henley, che fondò il gruppo con Glenn Frey nel 1971 dopo che i due si conobbero suonando nella band di Linda Ronstadt, prima di "Take It to the Limit" ha detto rivolto al pubblico: "È sempre un po' agrodolce venire a suonare qui, ma siamo sempre legati a te. Ci manca il nostro fondatore, ma la sua eredità vive in ogni canzone che suoniamo per te". E prima di chiudere il set con "Best of My Love", Henley alle prese con "un raffreddore", ha spiegato: "Nel 1974, Glenn e JD Souther hanno iniziato a scrivere la prossima canzone e furono così gentili da coinvolgermi. Voglio che cantiate tutti insieme. La canterò per Glenn."



Non solo il compagno di sempre Don Henley, anche il chitarrista Joe Walsh ha ricordato Frey dedicandogli il suo successo solista del 1978 "Life's Been Good". Oltre a Frey, Henley ha ringraziato anche un altro eroe di Detroit, Bob Seger. Dopo avere concluso "Heartache Tonight" (canzone inclusa nell'album degli Eagles del 1979, “The long run”, ndr), ha detto: "Voglio ringraziare Bob Seger , che ci ha aiutato a scrivere questa canzone".

Così J.D. Souther ha raccontato a Ultimate Classic Rock in quale modo Seger partecipò alla stesura di "Heartache Tonight": "Un giorno io e Glenn eravamo a casa mia seduti ad ascoltare alcune canzoni di Sam Cooke... camminando intorno alla mia piscina, fumando e schioccando le dita, cantammo la prima strofa, senza strumenti. Scrivemmo due versi e pensammo, 'Accidenti, penso che abbiamo per le mani qualcosa di piuttosto buono.' Non riuscivamo a trovare un ritornello... credo che Glenn avesse Seger al telefono e gliela suonò, poi prese il telefono e Bob gli canta il ritornello e lui disse, 'OK, ci sei.' Mi chiama e mi dice: 'Cosa ne dici se per questa canzone ci sono quattro autori invece di tre?' Io risposi: 'Beh, questo riduce i soldi', e lui: 'Sì, ma non se è un grande successo.' Allora io dissi: 'È vero. Chi è il quarto?' Lui, 'Seger' e io ho detto: 'OK...' La volta successiva che la sentii fu alla radio".

Setlist:

Hotel California

New Kid in Town

Life in the Fast Lane

Wasted Time

Wasted Time (Reprise)

Victim of Love

Pretty Maids All in a Row

Try and Love Again

The Last Resort

Seven Bridges Road

Take It Easy

One of These Nights

Take It to the Limit

Peaceful Easy Feeling

Tequila Sunrise

Witchy Woman

In the City

I Can't Tell You Why

Lyin' Eyes

Those Shoes

Life's Been Good

Already Gone

Funk #49

Heartache Tonight

Encore:

Rocky Mountain Way

Desperado

The Boys of Summer

Best of My Love

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