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"Double Rock", la storia del rock con Assante, Castaldo e Forzano

Dal 24 marzo su TVLoft, 5 puntate con i due critici, da un'idea del regista di Sanremo ed Eurovision

Cinque puntate per raccontare il lungo viaggio del rock dagli anni Cinquanta ai giorni nostri: i narratori sono gli esperti critici Ernesto Assante (recentemente diventato firma di Rockol) e Gino Castaldo, che negli ultimi anni hanno sperimentato un rock show a teatro e ora approdano su TVLoft.

Il programma si intitola "Double Rock", nasce da un’idea di Duccio Forzano, già regista di diversi Festival di Sanremo e quest'anno al lavoro sull'edizione italiana di Eurovision Song Contest. Il trio aveva già lavorato assieme, oltre che per un recente speciale su Lucio Dalla sempre su TVLoft, per "Una storia da cantare", programma andato in onda su Rai1, condotto da Enrico Ruggeri tra il 2019 e il 2020. "Double rock" è scritto dagli stessi Assante e Castaldo, prevede musica suonata dalla Mark Hanna Band e la regia di Matteo Forzano.

"Double rock" sarà disponibile dal 24 marzo sulla piattaforma TvLoft. Il racconto sarà diviso in 5 temi: 

IL ROCK
Il racconto della genesi e il mood del rock. Assante e Castaldo ci accompagnano, con il supporto della band di Mark Hanna, tra gli esordi del rock e i capolavori che hanno reso immortale questa “attitudine” musicale.

LA STRADA
È stretto il nesso tra alcuni dei brani più conosciuti della storia del rock e il tema della strada, del viaggio e della ricerca. L'esigenza di muoversi sta proprio nel DNA dell'America, dove gli uomini si muovono continuamente. E con loro si muovono le idee e la musica. La strada del rock è un totem, un verbo; e i suoi viaggiatori sono viaggiatori dell’anima e della mente.

FREEDOM/PEACE
Il concetto di libertà è, in tutte le sue accezioni, implicito nel rock. E nonostante il rock sia energia, fuoco e fiamme, non c’è stato “genere” musicale che abbia cantato meglio la pace: brani come Blowin’ in the Wind di Bob Dylan, Imagine di John Lennon con il suo potere incantatorio, la combattiva Get up stand up di Bob Marley o Gimme Shelter dei Rolling Stones con la protesta contro la guerra.

LA NOTTE
Il luogo temporale del rock è la notte, eredità che proviene dal jazz, che si fa solo di notte. La notte diventa un luogo di libertà e di luci negli anni '60 che portano liberazione sessuale, politica e dei costumi. Nasce la "club culture" e gli animali notturni del rock trovano la casa dove poter vivere, sognare, riflettere su sé stessi e divertirsi, infrangendo le convenzioni.

LA RIBELLIONE
Ribellione o Rivoluzione? Senz'altro il rock ha avuto momenti di lunga ribellione ma è anche una forza rivoluzionaria. Se i veri ribelli sono gli Stones che hanno usato le vecchie regole della musica per creare qualcosa di nuovo, i veri rivoluzionari sono i Beatles che hanno cambiato radicalmente le regole della musica, lasciando una traccia indelebile nel tempo. E ancora Bob Dylan, che si ribella al suo mondo "folk", David Bowie ‘il ribelle con stile’ e Johnny Cash, ribelle nato. Sullo sfondo il mondo degli anni '60, con la rivoluzione del ‘68.

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