Sananda Maitreya quando era Terence Trent D'Arby

Il 15 marzo 1962 a New York nasceva Terence Trent Howard che nella sua prima emanazione si è trasformato in Terence Trent D’Arby e poi in Sananda Francesco Maitreya. Che Darby sia il cognome del padre adottivo, al quale, per vezzo d’artista, ha aggiunto un apostrofo poco importa. Ciò che è più importante è che nel luglio 1987, il musicista, oggi sessantenne, pubblicava il suo primo album, una bomba: “Introducing the Hardline According to Terence Trent D’Arby”. Un disco scritto quasi per intero da lui, parole e musica. Un disco di quelli che, una volta pubblicati, non si può non esserne orgogliosi.
Due anni più tardi, nel 1989, pubblicò “Neither Fish Nor Flesh”. Poi fu il turno di “Symphony or Damn” nel 1993 e “Vibrator” nel 1995. Poi ruppe il sodalizio con la Columbia Records che, sin lì, era stata la sua etichetta discografica. Ci fu una battuta d’arresto. Dal 2001, anche legalmente, ha un altro nome, Sananda Maitreya. Con questo continuò la sua carriera e quell'anno pubblicò "Wildcard". Da allora Sananda non si è più fermato, il suo ultimo lavoro, "Pandora's playhouse", risale al marzo dello scorso anno.
A seguire vi proponiamo di riascoltare le canzoni della sua parte di carriera in cui si chiamava Terence.
“If You Let Me Stay” – dall’album “Introducing the Hardline According to Terence Trent D’Arby” (1987)
“Wishing Well” – dall’album “Introducing the Hardline According to Terence Trent D’Arby” (1987)
“Dance Little Sister” – dall’album “Introducing the Hardline According to Terence Trent D’Arby” (1987)
“Sign Your Name” – dall’album “Introducing the Hardline According to Terence Trent D’Arby” (1987)
“This Side of Love” – dall’album “Neither Fish Nor Flesh” (1989)
“To Know Someone Deeply Is To Know Someone Softly” – dall’album “Neither Fish Nor Flesh” (1989)
“Delicate” – dall’album “Symphony or Damn” (1993)
“Let Her Down Easy” – dall’album “Symphony or Damn” (1993)
“Holding On To You” – dall’album “Vibrator” (1995)
“Vibrator” – dall’album “Vibrator” (1995)