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E se Elvis in realtà fosse morto durante una rapina nel 1998?

Jimmy "Orion" Ellis alimentò il mito di essere lo stesso Re del Rock. Una storia incredibile.
E se Elvis in realtà fosse morto durante una rapina nel 1998?

Jimmy "Orion" Ellis per molti non fu solo il più grande sosia di Elvis, icona morta 45 anni fa, il 16 agosto 1977. Dietro quella maschera e quella voce così simile a quella dell’artista rock, secondo la leggenda, si nascondeva proprio lui: Elvis, un’icona mai scomparsa, a cui fu data una seconda chance. Nel libro “Rock is dead” di Porzioni Epìsch e F. T. Sandman, casa editrice Il Castello, vengono raccontate con dovizia di particolari la vita e la misteriosa morte di alcuni fra gli artisti più talentuosi, misteriosi e trasgressivi della storia. Morti inspiegabili, violente, bizzarre oppure casuali. Fra i tanti nastri avvolti in un libro unico per gli amanti della musica c’è anche quello del “sosia” di Elvis, una storia tanto strampalata quanto magica. Il libro per prima cosa spiega chi fu Orion. L’estratto del volume, gentilmente concesso dall’autore e dalla casa editrice, racconta le origini del mito.

È un fatto provato che ci sono moltissime persone che non credono che Elvis sia morto. E ce n’erano molte di più nel 1978 (Elvis era morto un anno prima, ndr), quando sugli scaffali dei negozi di dischi appare “Reborn”, disco di un non meglio identificato Orion. La copertina, disegnata, è tutta un programma: sullo sfondo una bara che contiene la figura di un cantante che beh, parrebbe proprio Elvis, ma con una mascherina da Lone Ranger. La stessa figura si ripropone, al centro e in parte sovrapposta, ma stavolta viva e vegeta, coi vestiti sgargianti del Re e sempre indossando una mascherina simile. Il contenuto del disco, all’ascolto, è sconcertante. Non a livello musicale, ma la voce…la voce sembra in tutto e per tutto quella di Elvis. La notizia si sparge in fretta. La domanda è sulla bocca di tutti: chi diavolo è Orion?

Poi alcune note biografiche per inquadrare il personaggio:

Jimmy Ellis è un ragazzone del sud degli States, nato il 26 febbraio del 1945 a Pascagoula, nel Mississippi. Nel certificato di nascita viene registrato come James Hughes Bell, dal nome della madre. Non saprà mai nulla del suo vero padre, che viene indicato con un generico “Vernon”. All’età di due anni Jimmy viene dato in adozione dalla madre, probabilmente per cause finanziarie…la cara vecchia povertà. Quando viene adottato dai coniugi Ellis, il piccolo ne prende il cognome e così verrà conosciuto fino alla sua tragica morte.

Ecco come è nata la leggenda intorno a questo cantante. Il racconto di “Rock is dead” prosegue:

Torniamo al punto di partenza: Orion è sulla bocca di tutti e la Sun lo spreme ben bene facendogli registrare qualcosa come 7 album in meno di tre anni. Lo mandano costantemente in tour, creano il fan club e il merchandising di Orion e se ne mangiano una grossa fetta. A Jimmy impongono di non togliersi mai la maschera in pubblico, pena delle multe salate. Finché accade il patatrac: nel 1983 durante un concerto si toglie la maschera davanti a tutti. E l’incantesimo si rompe. Jimmy Ellis è libero da Orion, ma si è liberato anche del successo. Prova a riciclarsi come cantante synth pop, cambia diversi alter ego, ma non tornerà mai alla ribalta. Ormai in bolletta decide di rindossare i panni di Orion a più riprese, ma niente da fare, come detto l’incantesimo si è rotto e la folla si è ormai voltata altrove. Fino al 12 dicembre del 1998, quando tal Jeffrey Lee, in un tentativo di rapina, entra dalla porta del banco dei pegni e spara a Jimmy al petto, colpendo anche la cassiera, che si finge morta. Lee verrà arrestato e condannato a morte e il suo ricorso in appello rifiutato. Jimmy Ellis non arriverà vivo all’ospedale.

Ma un dettaglio alimenta la fiamma di questa storia misteriosa e rimane una domanda: Elvis e Orion erano la stessa persona o fratelli?

E così termina la storia dell’orfano che aveva la voce di un Re, la triste parabola di un uomo costretto a imitare qualcuno più grande di lui senza riuscire ad affermare se stesso. Un ultimo mistero rimane, però. Il mistero di quella voce, troppo naturalmente identica a quella del Re per poter essere un caso. Se confrontate le foto di Jimmy Ellis con quelle di Vernon Presley a 46 anni sembrano due gocce d’acqua. Vernon Presley, il padre di Elvis. Vernon come il nome scritto sul certificato di nascita di Jimmy Ellis.

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