
Entra con un botto nella classifica USA degli album l'ennesimo capitolo della compilation "Now that's what I call music!", da anni negli States un disco col quale devono fare i conti tutti gli altri. Stavolta il CD è veramente ghiotto: vi trovano posto gli ultimi successi di Shakira, Gwen Stefani, Coldplay, Destiny's Child, Backstreet Boys ed altri ancora. Non sorprende, quindi, che nella prima settimane ne siano uscite dalle rivendite 436.000 copie, risultato più che egregio tenendo conto del periodo dell'anno e comunque più che sufficiente per scalzare dal trono "TP.3 reloaded" di R.Kelly. L'album del cantante arretra in terza posizione, ma la prova che forse più sorprende è quella di Mariah Carey: il suo "The emancipation of Mimi", arrivato alla quindicesima settimana di presenza in Top 10, ha ancora la forza di continuare a vendere e si prende il numero due. Fermo al 4 c'è "X&Y" dei Coldplay, mentre al quinto posto ecco "Wanted" di Bow Wow. Risale al 6 con oltre 60.000 unità mosse "Monkey business" dei Black Eyed Peas. Debutta al 7, con 57.000 copie vendute, "Moonlight serenade" di Carly Simon, che in Italia è essenzialmente conosciuta (per chi se la ricorda) per "You're so vain" di metà anni Settanta. L'omonimo delle Mary Mary è ottavo, "Demon days" dei Gorillaz nono, l'ultimo posto utile della Top 10 se lo assicura "In your honor" dei Foo Fighters.
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