Milano Music Week 2021: chi è Colzani, dal vivo a Rockol Ubiqo - Generazione Z Stage
Colzani è tra gli artisti che si esibiranno sul Rockol Ubiqo - Generazione Z Stage, spazio dedicato alla musica dal vivo che vedrà una selezione di artisti della nuova scena italiana esibirsi gratuitamente in Piazza XXIV Maggio, nel cuore di Navigli, nell’ambito dell’edizione 2021 della Milano Music Week.
Roberto Colzani, questo il nome del giovane cantautore, è nato a Como il 13 novembre 1996 e da anni si dedica alla sua più grande passione: la musica. Come solista ha all'attivo otto singoli pubblicati su Spotify tra il 2020 e il 2021: "Lentamente", "Stringimi", "Rimani", "Tremare", "Il profumo della notte", "Milano", Sembra di essere al mare" e il più recente "Fiori blu", uscito lo scorso 29 ottobre. Attivo sul territorio lombardo, Colzani, tra le altre cose, è la voce del progetto Cartapesta con cui a giugno ha pubblicato il brano “Quello che si perde”, il cui video ha come protagonista il campione olimpico di salto in alto Gianmarco Tamberi.
Per presentarsi, Colzani si racconta così:
"Stai un po’ zitto!"
Me l'hanno sempre detto e non li ho mai accontentati, per il semplice fatto che il silenzio mi annoia. È sempre stato così. Ho sempre sentito il bisogno di riempirlo, che fosse con una parola, un suono oppure una melodia.Per questo mi piace parlare, fantasticare, ma soprattutto mi piace cantare e lasciare che siano le parole a riempire il silenzio. Mi piace sentire le parole macchiare quegli spazi altrimenti troppo bianchi e desolati. Paradossale forse, se penso che raccontarmi ad altri è proprio una di quelle cose che ho sempre trovato difficile fare. Ho sempre avuto difficoltà a parlare ad altri di me stesso, di quello che provo veramente. Gli altri pensano sempre di conoscerti, anche se il più delle volte non è così…
Ma la musica… beh Lei riesce a farlo. Riesce a parlare al posto mio. Ed è talmente assurdo che nemmeno io quasi capisco come sia veramente possibile. Ma ci riesce, riesce a leggermi dentro. L’unica consapevolezza che ho in questo momento è quella di essere arrivato, dopo anni di " live in solitario” a sentire il bisogno di voler condividere con diverse persone questa magia. Perché alla fine è vero, la musica dà voce a sé, ma aiuta anche gli altri a riflettere e prendere consapevolezza di chi si è veramente. Ci insegna a conoscerci meglio, ci fa piangere, ci fa sorridere dandoci la possibilità di fare pace con noi stessi. Ho sempre pensato avesse un potere purificatore, come se riuscisse a renderci più liberi interiormente, più leggeri.