Festival di Sanremo, importanti novità nel regolamento. Il commento
Un articolo uscito ieri conferma un'anticipazione telefonica che avevo ricevuto: il regolamento di Sanremo Giovani è stato cambiato, il 5 novembre scorso. Nella prima stesura il regolamento della serata di mercoledì 15 dicembre, in cui si sceglieranno i due ex-Giovani che parteciperanno di diritto al Festival direttamente nella massima categoria, prevedeva tre fonti di voto: la Commissione Musicale, una Giuria televisiva (o altra da definire) e il televoto.
Il nuovo testo invece dice che a votare saranno la Commissione Musicale (il cui parere peserà per il 50%) e lo stesso Direttore Artistico Amadeus, "in maniera autonoma dalla Commissione Musicale", anche lui "pesante" il 50%.
Fin qui la cronaca.
Personalmente sono molto favorevole a questa innovazione, con la quale Amadeus raccoglie e addirittura rilancia un suggerimento che gli era stato rivolto nei giorni scorsi da Massimiliano Longo dalle pagine di All Music Italia https://www.allmusicitalia.it/in-direzione-ostinata/sanremo-giovani-2021-lettera-aperta-ad-amadeus.html
Saluto con molto favore l'eliminazione dell'inutile, quando non dannosa, Giuria televisiva (o surrogati analoghi) che aveva come sola funzione quella di regalare una passerella di visibilità remunerata ai soliti già noti e spesso incompetenti di canzoni. Anche se, sul tema, ho un sospetto: che l'eliminazione delle lunghe, lente e farraginose dichiarazioni di voto di questa Giuria serva a risparmiare tempo televisivo e a dar modo di aumentare il numero di concorrenti provenienti dalla selezione RAI, che dovrebbero essere otto ma che (scommettiamo?) diventeranno di più (mentre non aumenterà, raddoppio la scommessa, il numero dei finalisti provenienti da Area Sanremo, previsto in quattro).
Per quanto riguarda il televoto, questa rinuncia - che pure per la RAI è economicamente svantaggiosa, ma nemmeno troppo, dato che i numeri del televoto su Sanremo Giovani non sono mai stati strabilianti - serve a impedire alle truppe cammellate dei fan dei finalisti che già godono di grande notorietà, vuoi televisiva grazie ai talent vuoi digitale grazie ai social, di far arrivare a gonfie vele al Festival i personaggi più popolari e non i migliori.
Infine, trovo giusta e anche abbastanza coraggiosa la scelta di Amadeus di esporsi in prima persona e di metterci la faccia. Da sempre sono convinto che i migliori Festival siano stati quelli di Gianni Ravera e di Pippo Baudo: "un uomo solo al comando", che sceglie i partecipanti e (magari) decide anche chi vincerà il Festival. Nascondersi dietro una commissione - a proposito: ma possibile che i componenti della Commissione RAI siano sempre gli stessi? ed è possibile che non votino mai in maniera trasparente? - è un modo per non prendersi responsabilità. Credo fermamente che le Commissioni dovrebbero essere costituite da componenti in numero dispari e inferiore a tre. Ma questa sarebbe una (contro)rivoluzione che, temo, non farò in tempo a vedere.
Franco Zanetti