Alice canta Battiato, ma non solo

Il viaggio nella discografia di Alice è piuttosto tortuoso: in cinquant'anni di carriera - nel 1971 vinse il festival di Castrocaro interpretando "Tanta voglia di lei" dei Pooh, anche se i primi successi sono arrivati negli anni '80, le sue primissime pubblicazioni risalgono all'inizio degli anni '70 - la cantante ha dato alle stampe materiale vario, per atmosfere, tematiche e generi musicali. È passata da canzoni ancora vicine al belcanto come "Il mio cuore se ne va" (il lato a del primo 45 giri pubblicato come Carla Bissi, brano portato in gara a Sanremo nel 1972) all'elettronica dei dischi degli anni 2000 e 2010. Passando per il pop rock dei primi anni '80, d'ispirazione battiatesca, un paio di dischi più sperimentali e pure uno di musica classica. Nel giorno del suo compleanno, che cade oggi 26 settembre, cerchiamo di ripercorrere (brevemente e per quanto possibile) le tappe principali di quella che è stata la carriera della musicista di Forlì.
"Il mio cuore se ne va", 1972, lato a del primo 45 giri pubblicato come Carla Bissi, il suo vero nome.
"Diciott'anni", prima canzone dell'album d'esordio "La mia poca grande età", pubblicato nel 1975 con il nome di Alice Visconti. Tutti i brani sono scritti dal batterista dei Pooh Stefano D'Orazio, talvolta in collaborazione con altri autori (tra questi anche Dodi Battaglia).
Stefano D'Orazio è anche tra gli autori dei brani del secondo album di Alice Visconti, "Cosa resta... un fiore", pubblicato nel 1978.
Il 1980 è l'anno della svolta: Alice cambia suono (passa al pop-rock) e team di lavoro, si affida al produttore Angelo Carrara. Insieme a Battiato e Giusto Pio scrive questa canzone, che diventa la sua prima hit. E pubblica il primo album come Alice, "Capo Nord".
Con "Per Elisa", ancora frutto della collaborazione con Battiato e Giusto Pio, arriva la consacrazione - e la vittoria al Festival di Sanremo del 1981, con "Maledetta primavera" di Loretta Goggi battuta per appena 36 voti.
Sempre più "battiatizzata" nel 1985 Alice incide un album di cover di canzoni originariamente interpretate da Battiato, "Gioielli rubati": ne fa parte questa sua versione di "Prospettiva Nevskij".
Con l'album "Park hotel" comincia ad aprirsi una nuova fase della carriera della cantante, che punta su un repertorio più cerebrale rispetto ai dischi della collaborazione con Carrara-Battiato-Pio. Juri Camisasca firma questa "Nomadi".
Sempre più lontana dal pop, nel 1999 la cantante pubblica l'album "God Is My DJ", che mischia canzone popolare a musica contemporanea. Ne fa parte anche questa registrazione di Ághios o theós di Anonimi cividalesi del XIV secolo.
Da "Weekend", ultimo album di inediti uscito nel 2014, vi proponiamo questa "Veleni" (di Battiato-Sgalambo), con tinte dubstep e - sì, avete letto bene: dubstep.
Nel 2016 intraprende un tour insieme a Franco Battiato nei teatri italiani accompagnati dalla Ensemble Symphony Orchestra. Quelle esibizioni dettero vita al disco dal vivo "Live in Roma".
La scorsa estate Alice ha reso il suo omaggio a Franco Battiato, scomparso lo scorso 18 maggio, portando in concerto lo spettacolo 'Alice canta Battiato'.