Fabrizio Paterlini: un podcast dedicato al sound di Seattle

Fabrizio Paterlini è un pianista dall'anima rock. La prossima settimana debutterà Beyond the Piano, un podcast dedicato al suono di Seattle con rivisitazioni di brani di Pearl Jam, Soundgarden, Nirvana e Alice in Chains, realizzato in collaborazione con Rockol e in dialogo con il nostro caporedattore Gianni Sibilla. “Lifeblood”, il suo nuovo progetto, è una fotografia del suo universo: si tratta di un album di dodici tracce concepito con la struttura di un lp, che esprime la “doppia anima artistica” del compositore.
Una passione che arriva da lontano: a iniziato suonando in band, mantenendo un certo tipo di attitudine: poi oltre quindici anni fa si è consolidato l’amore per il piano, strumento che ha studiato sin da bambino, portandolo a realizzare tour un tutto il mondo. "Il rock mi scorre nelle vene, da ragazzo suonavo in una band, volevamo sfondare con le nostre canzoni – ricorda l’artista – amo gruppi come i Pink Floyd, Yes, Who, Genesis e altri. Gli anni ’70, con tutte le loro influenze, sono stati centrali per la mia formazione. Dopo tanta militanza nel mondo rock, nel 2004 sono tornato a Mantova e mi sono riavvicinato al piano, lo strumento che ho sempre studiato, sin da piccolissimo. Ho iniziato a scrivere quasi per gioco, spronato dalla donna che poi sarebbe diventata mia moglie. E si è aperto un mondo. Il rock rimane nell’approccio al music business: la mentalità da rockettaro risiede nella mia indipendenza, nella voglia di andare avanti con grinta senza spinte, ma con le mie energie. Inoltre mi piace mettere il mio bagaglio di conoscenze a disposizione dei ragazzi che stanno intraprendendo un percorso musicale. Cerco di metterli sulla buona strada, aiutandoli nella contrattualistica e in tutte quelle nozioni fondamentali per il mondo della musica”. Nel 2016 ha fondato la sua etichetta Memory Recordings per promuovere il talento degli artisti emergenti. Ed è sempre rimasto artisticamente indipendente.