Chi è Vittorio Grigolo, il tenore che canterà al GP di Formula 1
Sarà il tenore aretino Vittorio Grigolo domani, in occasione del Gran Premio di Formula 1 a Imola, a cantare l'inno nazionale italiano: “Per me è un grande onore rappresentare il mio Paese, cantando l’Inno d’Italia – ha detto Grigolo - è accaduto l’anno scorso, il 2 giugno Festa della Repubblica, all'Arena di Verona e su Rai1, e accadrà domenica davanti ai più importanti piloti del mondo. La mia dedica va agli italiani che ce la mettono tutta per ripartire, ce la faremo perché siamo un grande popolo. Una corsa automobilistica può essere la metafora giusta per la sfida che ci attende".
44 anni, noto ai più per aver partecipato nel 2019 ad "Amici" di Maria De Filippi come direttore artistico del serale del talent show, il tenore è sulle scene da più di trent'anni. Esordì appena tredicenne all'Opera di Roma come pastorello nella "Tosca", con Luciano Pavarotti. Nel corso della sua carriera fino ad oggi si è esibito sui palchi dei teatri più importanti del mondo, dalla Royal Opera House di Londra all’Opera di Vienna, Parigi e Berlino, diretto da Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Myung-Whun Chung, Daniel Oren, Antonio Pappano, Evelino Pidò e altri.
Stimato da Lucio Dalla (ha interpretato più volte la sua "Caruso"), Vittorio Grigolo negli anni ha avuto a che fare anche con il mondo del pop-rock. Nel 2015 ha condiviso il palco con Brian May all'Arena di Verona, nel 2016 con Sting, Bruce Springsteen e James Taylor alla Carnegie Hall in occasione del Rainforest Gala. Lo scorso anno si è esibito come ospite al Festival di Sanremo con un medley dei Queen.
Nel 2019 Grigolo ha dovuto difendersi da accuse di molestie mosse nei suoi confronti. Il tenore venne sospeso dalla Royal Opera House durante un tour che stava tenendo in Giappone. Venne aperta un'indagine interna. Nonostante l'allontanamento dalla compagnia, quello stesso anno Grigolo si esibì comunque sul palco del teatro La Scala di Milano, impegnato con la rappresentazione dell'"Elisir d'amore". Alla fine del 2019 la Royal Opera House annunciò il licenziamento del tenore per il suo comportamento "innapropriato ed aggressivo".