Il terzo fondamentale album degli XTC

Nel gennaio 1978 una band di Swindon, nel sud ovest dell'Inghilterra, pubblica l'album d'esordio, "White Music". Tutto sommato il pubblico britannico lo accoglie abbastanza bene, in classifica riporta una onorevole 38esima posizione. Il disco viene doppiato nove mesi più tardi, ad ottobre esce infatti "Go2" e scala qualche posto in classifica raggiungendo la 21esima piazza. Non sono male le canzoni degli XTC, questo il nome della band. In piena era post-punk e new wave il loro sound ha qualche tratto di diversità.
Quindi, quando gli XTC pubblicarono il loro terzo album, "Drums and Wires", il 17 agosto 1979, la band aveva una certa importanza tra i gruppi generati fin lì dalla nuova scena musicale britannica. C'era stato un cambiamento di formazione prima di iniziare i lavori di registrazione del disco. Era uscito dal gruppo il tastierista Barry Andrews ed era entrato il chitarrista e tastierista Dave Gregory, al fianco del terzetto formato dal frontman Andy Partridge (che oggi compie 67 anni), dal bassista Colin Moulding e dal batterista Terry Chambers. Inoltre, a produrre il disco venne chiamato Steve Lillywhite (lavorò, l'anno seguente, anche sul successivo "Black Sea") e l'ingegnere del suono Hugh Padgham per mettere meglio a fuoco il suono del gruppo, sin lì non privo di guizzi geniali, ma anche molto dispersivo e poco uniforme.
Come già nei precedenti "White Music" e "Go2" la scrittura dei brani era pane per Moulding e, soprattutto, per Partridge. Di Colin Moulding è "Making Plans for Nigel", unico singolo dell'album e una delle migliori canzoni in assoluto degli XTC. "Making Plans for Nigel" raggiunse la posizione numero diciassette della classifica di vendita, inaugurando una serie di loro brani che entrarono nella chart nei tre anni a venire con il picco toccato entrando nella Top 10 con "Senses Working Overtime", canzone inclusa nel loro album del 1982 "English Settlement". Quando ormai in Gran Bretagna erano diventate delle star, facendo il tutto esaurito e guadagnandosi un posto tra le band di maggior successo dell'epoca.
In classifica "Drums and Wires" si fermò 'solamente' al 34esimo posto, ma contribuì a cambiare l'approccio musicale della band che con "Black Sea" (1980) si guadagnò la 16esima posizione e, con il già citato "English Settlement" salì ancora più su fino alla quinta riga della chart britannica.