Quando Pete Townshend chiese a Peter Frampton di prendere il suo posto negli Who

Tra due giorni, il 20 ottobre, verrà pubblicato il libro di memorie di Peter Frampton "Do You Feel Like I Do?". Tra i gustosi episodi della sua vita che vi sono narrati, come riporta il magazine statunitense Rolling Stone, anche quando, alla metà degli anni Ottanta, il chitarrista degli Who Pete Townshend lo chiamò per chiedergli di prendere il suo posto nella band inglese.
All'epoca la carriera dell'oggi settantenne chitarrista inglese non viveva un momento particolarmente felice però, nonostante fosse lusingato dalla proposta, non era del tutto convinto che fosse una buona idea salire sul palco con Roger Daltrey e John Entwistle al posto di Townshend.
Questo quanto racconta nel suo volume Peter Frampton: "Ricevo questa chiamata dall'Inghilterra, nella quale mi dice: 'Ho deciso che non andrò più in tour con gli Who. Scriverò ancora le canzoni, ma voglio che tu prenda il mio posto'... Dissi, 'Aspetta un attimo, Pete. Ne hai parlato con Roger o con gli altri?' E lui, 'Non ancora, domani gliene parlerò'. E io, 'Ok, perché non mi richiami quando nei hai parlato con loro'".
Frampton ricorda di aver detto alla moglie di allora: "Non mi convince. Non ha molto senso." Anche se, chiaramente, considerava quell'offerta un grande onore, "Mi sarebbe piaciuto suonare con gli Who, ma con Pete nella band, non da solo". Quello che stava vivendo Frampton era un periodo davvero infelice della sua carriera: "Dopo tre settimane mia moglie disse, 'Per l'amor di Dio, chiamalo!'". Frampton allora lo chiamò: “Dovevo fargli capire, mi hai messo in difficoltà per tre settimane. (...) Non sono state tre settimane buone per me. Si è scusato molto, dicendo, 'Mi dispiace, non avrei mai dovuto farlo'".
Qualche mese più tardi i due si incontrarono nel backstage di un concerto di Bruce Springsteen, ma la cosa era già caduta nel dimenticatoio, almeno per Townshend. "Amo molto Pete", ha detto Frampton. "Non ho idea di cosa stesse succedendo nella sua vita in quel momento. Non so nemmeno se si ricorda di avermi chiamato."
