'Come Jim Morrison!': quando Elio e le Storie Tese vennero censurati in diretta tv

Qualche anno più tardi, nel 2013, si sarebbero divertiti a mettere in musica tutti i luoghi comuni del tradizionale Concertone romano nella loro "Complesso del Primo Maggio", tratteggiando una vera e propria parodia dell'evento: dalla gente che balla a torso nudo ai metalmeccanici che brandiscono bielle, dalla musica balcanica alle invettive contro il capitalismo. Ma ventidue anni prima proprio sul palco di Piazza San Giovanni Elio e le Storie Tese furono protagonisti di un divertente (per il pubblico in piazza e gli spettatori) quanto spiacevole (per la band) episodio in diretta tv: chiamati a partecipare alla seconda edizione del Concerto del Primo Maggio, che aveva debuttato l'anno precedente, Stefano Belisari e soci - già noti, oltre che per i loro dischi, anche per certe bizzarre trovate: solo pochi mesi prima erano entrati nel Guinness dei primati dopo 12 ore di concerto improvvisato non stop sul tema di "Ti amo" - ne combinarono una delle loro, suonando una canzone non prevista in scaletta. E non una canzone qualunque, ma una con un testo in cui si denunciava il malcostume della classe politica italiana, facendo i nomi di alcuni personaggi e puntando pure il dito contro i dirigenti Rai, accusati di essere coinvolti in vicende oscure.