Clash, i 40 anni di “London calling”: una canzone al giorno. “Spanish bombs”
“Spanish Bombs” si riferisce alla Guerra civile spagnola tra il 1936 e il 1939, in cui Francisco Franco e i fascisti nazionalisti hanno preso il potere. All’epoca della scrittura di “London Calling”, l’ETA e il movimento dei separatisti baschi fanno notizia. Joe è innamorato di tutto ciò che è spagnolo all’epoca, sia per la sua curiosità sia perché la sua recente ex ragazza, Paloma “Palmolive” Romero, batterista delle Slits, è dell’Andalusia, nominata nella canzone, e tra le prime regioni conquistate dai fascisti. “Spanish bombs” è̀ ispirato dalle notizie degli attentati nelle località turistiche della Costa Brava, popolare tra gli inglesi, progettati per interrompere il turismo verso la Spagna.
La Guerra civile spagnola produce arte appassionata, scrittura e letteratura di protesta, con la poesia come mezzo di protesta onnipresente. Federico García Lorca, famoso poeta spagnolo di stampo repubblicano, è stato assassinato all’inizio della ribellione nel 1936. Citato per nome nella canzone, è uno dei molti martiri della guerra. “Oh, please, leave the ventana open” cita un verso della poesia di Lorca “Farewell”.
L’ambizioso testo di Joe si innesta su una traccia stridente e ridondante con una chitarra acustica impetuosa inserita su accordi lenti e articolati, oltre alle linee vocali di Mick e Joe, con Strummer che tiene a freno le urla punk e canta davvero, anche se in una chiave pericolosamente bassa.
Domani scriveremo di “The right profile”.
Leggi qui la scheda di “London Calling”.
Leggi qui la scheda di “Brand new Cadillac”.
Leggi qui la scheda di “Jimmy Jazz”.
Leggi qui la scheda di “Hateful”.
Leggi qui la scheda di “Rudie can’t fail”.
I testi sono tratti dal libro di Martin Popoff “The Clash. Tutti gli album – Tutte le canzoni”, pubblicato da Il Castello, per gentile concessione dell’editore; al libro rimandiamo per la versione integrale dei testi di presentazione delle canzoni di “London calling” e di tutti gli altri album dei Clash.
