Addio a Peter Fonda: ‘Easy Rider’ e quella notte con i Beatles

L’attore e regista statunitense Peter Fonda – famosa la sua interpretazione protagonista nel film ‘Easy Rider’ del 1969, a cui partecipò anche come produttore - è scomparso lo scorso 16 agosto; a darne la triste notizia è stata la famiglia. Così recita il messaggio riportato dall’edizione online di Fox news:
In uno dei momenti più tristi della nostra vita, è difficile trovare le parole più appropriate per esprimere il dolore nei nostri cuori. Vi chiediamo rispetto per la nostra privacy e, mentre piangiamo la scomparsa di questo uomo dolce e benevolo, desideriamo anche che tutti celebrino il suo spirito indomito e il suo amore per la vita. In onore di Peter, vi invitiamo a brindare per la libertà.
Peter Fonda – produttore e attore principale del film “Easy Rider”, la cui colonna sonora presenta anche la canzone “Born to be Wild” degli Steppenwolf – è stato anche protagonista di un aneddoto risalente al 1965 che lo ha visto in compagnia di John Lennon, George Harrison, Paul McCartney e Ringo Starr – dal quale ha tratto ispirazione Lennon per una frase del testo di “She said she said”.
I Beatles, durante i giorni di riposo dal loro tour negli Stati Uniti, non poterono lasciare la casa presa in affitto al 285 di Benedict Canyon Drive a Beverly Hills perché l’abitazione fu immediatamente presa d’assalto dai fan. Così i Fab Four invitarono diversi amici a fargli visita tra cui anche Peter Fonda e David Crosby dei Byrds.
Era il 24 agosto 1965, John Lennon e George Harrison – che mesi prima avevano provato per la prima volta l’LSD – volevano vivere l’esperienza derivante dall’assunzione dell’acido insieme ai loro compagni di band. Durante la festa che animò la casa a Beverly Hills i presenti, tra cui lo stesso attore americano e il cantante dei Byrds, assunsero l’acido e fecero esperienza di un trip per tutta la notte insieme a Lennon, Harrison e Starr. Paul McCartney, invece, si rifiutò di provare l’LSD.
Come riportò lo stesso attore e regista statunitense sulla rivista americana Rolling Stone - Peter Fonda, sotto effetto di acido, stava confortando Harrison, sopraffatto dalla paura di morire, raccontandogli che - visto l'incidente avuto da bambino, per cui rischiò di morire a causa di un colpo d'arma da fuoco auto-inflitto - sapeva come ci si sentisse a essere morto. Lennon, di questo episodio, raccontò in seguito di essere stato infastidito da Peter Fonda e dal suo continuo ripetere “I know what it’s like to be dead”, "So cosa si prova a essere morto", e di avergli chiesto di abbandonare la festa perchè disturbava il momento.
Da quell'esperienza con l'LSD e da quella notte, Lennon ha tratto ispirazione per il testo della canzone inclusa nell'album "Revolver" del 1966: