Amici 2019, la prima puntata del serale: pochi talenti (che non brillano) e un meccanismo troppo intricato
Il ritorno alla tradizionale sfida tra le due squadre, ciascuna guidata da un direttore artistico, ma con un meccanismo di votazione più intricato rispetto alle precedenti edizioni, che prova a far convergere giudizi di personalità diverse: quelli di Loredana Berté (unico giudice fisso di questa edizione), quelli degli "esperti" Luciano Cannito e Beppe Vessicchio (al cosiddetto "var", con il compito di convincere eventualmente gli altri giudicanti a cambiare il loro parere), quelli dei "professori", quelli dei direttori artistici e pure quelli del pubblico da casa tramite il televoto (ma solo nella fase relativa al salvataggio dall'eliminazione). Potrebbe essere sintetizzata così l'edizione 2019 di "Amici", almeno per quello che si è visto nella prima puntata, andata in onda questa sera su Canale 5.
Lo scorso anno la sfida tra le due squadre era suddivisa in più fasi all'interno della stessa puntata e nell'ultima fase i ragazzi non finiti a rischio eliminazione gareggiavano singolarmente, togliendosi la felpa, il simbolo d'appartenenza alle squadre, contendendosi la vittoria di puntata. Quest'anno, invece, la sfida a squadre torna a essere articolata in due manche - proprio come nelle edizioni del 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017 - ciascuna suddivisa in più prove di canto e di ballo.
Il cast è leggermente ridimensionato rispetto a quello delle ultime edizioni del talent: tornano le figure dei direttori artistici (assenti nella scorsa edizione: per la squadra bianca c'è Ricky Martin e per la blu il tenore Vittorio Grigolo), ma non ci sono tanti giudici come nella scorsa edizione (l'unico giudice è di fatto Loredana Berté). Il ruolo dei professori è leggermente più centrale rispetto agli ultimi anni e i loro giudizi vanno spesso a sostituirsi - o a sommarsi - a quelli della Berté. Ma non c'è un sistema di votazione fisso: varia di prova in prova, con il rischio di confondere i telespettatori.
Le case discografiche hanno già espresso le loro preferenze nei confronti dei cantanti in gara, ma quest'anno sembrano esserci pochi talenti veri - al di là delle belle voci - e quelli che ci sono non brillano (così, almeno, in questa prima puntata): come nel caso di Giordana Angi, peraltro già vagamente nota al pubblico per aver partecipato a Sanremo tra i giovani nel 2012 e per essere stata prodotta da Tiziano Ferro nel 2016, che nel corso della puntata ha avuto poco spazio per esprimersi (la cover di "Margherita" di Cocciante e quella di "The best"). Ecco chi è stato al termine della puntata.