Tom Odell è cresciuto e torna con il nuovo album 'Jubilee Road': 'Ispirato da Elvis Costello e Carly Simon' - INTERVISTA
Tom Odell non ci sta più ad essere considerato semplicemente un bel biondino che scrive canzoni discretamente belle. A due anni dal suo ultimo album, il cantautore britannico torna con un nuovo disco, "Jubilee Road" (nei negozi da domani, venerdì 26 ottobre), per dimostrare di essere prima di tutto un cantautore e un musicista di talento. Il disco segna un passo in avanti rispetto ai suoi lavori precedenti: Tom, qui, non si è solamente limitato a scrivere le canzoni, ma ha voluto anche produrle da sé. "Non è la prima volta che produco i miei pezzi. Era successo già in 'Wrong crowd', ma lì mi ero confrontato con un altro produttore (Jim Abbiss, già collaboratore di Adele, Editors, Kasabian e Arctic Monkeys, ndr). Stavolta, invece, è tutta farina del mio sacco", ci racconta al telefono, mentre è in viaggio verso Brighton (dove questa sera farà tappa il suo tour).
In quel periodo ha consumato i dischi di Elvis Costello e Carly Simon e divorato parecchi libri: da "Corri, coniglio" di John Updike a "Una banda di idioti" di John Kennedy Toole, passando per "Il senso di una fine" di Julian Barnes, "Qui non è posibile" di Sinclair Lewis e "Il Dio delle piccole cose" di Arundhati Roy. Tutta roba che in un modo o nell'altro ha influenzato le nuove canzoni: "Le influenze si percepiscono soprattutto nei testi. Mi riferisco al senso di umanità che pervade le storie che racconto in queste nuove canzoni", osserva lui.
Il tour in supporto a "Jubilee Road" vedrà Tom Odell tornare ad esibirsi anche in Italia, a distanza di poco più di un anno dall'ultimo passaggio, per un'unica data: il 17 novembre si esibirà al Live Music Club di Trezzo sull'Adda, in provincia di Milano. "Sono eccitato dall'idea di tornare in Italia, mi piace passare del tempo nel vostro paese. È in assoluto uno dei miei preferiti", dice. I biglietti sono ancora disponibili su TicketOne e presso i punti vendita autorizzati.