Un ragazzo come tanti, dall'aria rilassata e tranquilla: è Luca Gemma, poliedrico artista ex autore e voce del gruppo Rossomaltese.
Nell'aprile 2003 è uscito il suo primo singolo, "Luca", e il 29 ottobre scorso è stato pubblicato finalmente l'album d'esordio intitolato "Saluti da Venus": "Ho iniziato a scrivere per altri e poi ho cominciato seriamente a pensare a questo progetto, e a quali musicisti rivolgermi per realizzarlo in completa autonomia", ci ha confessato lo stesso Luca, che Rockol ha incontrato a Milano.
Gemma, come brano "di punta" tra quelli inseriti nel disco, ha scelto "Verresti a sopravvivere con me?": "La scelta di questo brano è stata una cosa molto istintiva", spiega il cantante, "Già mentre la scrivevo capivo che sarebbe stata una canzone diversa. Anche i miei collaboratori che hanno ascoltato l’album sono stati d'accordo sulla scelta di questo estratto".
Gli anni trascorsi con i Rossomaltese hanno sicuramente influenzato Luca, oltre ad essere stati per l'artista una validissima "palestra": "E' stata un'esperienza fondamentale con degli ottimi musicisti: da tutti loro ho imparato qualcosa. Eravamo un gruppo ampio e abbiamo fatto molte cose dal vivo. Ovviamente rimane molto degli anni trascorsi con loro, ma è passato parecchio tempo e da quelle idee musicali, di suono e di scrittura sono ormai molto lontano. Stando in un gruppo ho imparato ad ascoltare e a smussare il mio ego".
L'album è distribuito dalla Warner e prodotto dalla casa discografica Ponderosa Music&Art: "La Warner artisticamente non ha voce in capitolo perché si occupa solamente della distribuzione dell'album. Con la casa discografica Ponderosa vado molto d’accordo, perché ha rispettato tutte le mie scelte".
Gemma è infatti molto contento del suo nuovo lavoro: "E' un album scarno, è vero, anche se la ricerca dell'essenziale, per quanto mi riguarda, è ancora lunga. L'ideale, infatti, sarebbe riuscire a creare qualcosa di semplice ma con dei significati molto forti: la mia idea, non a caso, è unire semplicità e comunicazione", specifica Gemma, che aggiunge: "L'ironia e la malinconia sono le chiavi di lettura delle cose che più mi toccano, sia come artista che come persona".
Nell'album è presente anche una cover del brano "Tu si 'na cosa grande" di Domenico Modugno, che però Luca Gemma canta in un italiano privo dell'accento napoletano: "Di cantare in napoletano non me la sentivo proprio. Ho lavorato molto sul pezzo per interpretarlo al meglio, e mentre lo suonavo mi veniva naturale cantarlo in italiano, anche perché l'originale è in un napoletano molto semplice. Ho scelto questa canzone perché sono un grande ammiratore di Modugno, oltre che di Gino Paoli e Luigi Tenco. Mi piacciono le musiche degli anni '50 e '60, ma i miei preferiti degli ultimi anni sono Tom Waits, Nick Cave, e gli Smiths".
Nell'aprile 2003 è uscito il suo primo singolo, "Luca", e il 29 ottobre scorso è stato pubblicato finalmente l'album d'esordio intitolato "Saluti da Venus": "Ho iniziato a scrivere per altri e poi ho cominciato seriamente a pensare a questo progetto, e a quali musicisti rivolgermi per realizzarlo in completa autonomia", ci ha confessato lo stesso Luca, che Rockol ha incontrato a Milano.
Gemma, come brano "di punta" tra quelli inseriti nel disco, ha scelto "Verresti a sopravvivere con me?": "La scelta di questo brano è stata una cosa molto istintiva", spiega il cantante, "Già mentre la scrivevo capivo che sarebbe stata una canzone diversa. Anche i miei collaboratori che hanno ascoltato l’album sono stati d'accordo sulla scelta di questo estratto".
Gli anni trascorsi con i Rossomaltese hanno sicuramente influenzato Luca, oltre ad essere stati per l'artista una validissima "palestra": "E' stata un'esperienza fondamentale con degli ottimi musicisti: da tutti loro ho imparato qualcosa. Eravamo un gruppo ampio e abbiamo fatto molte cose dal vivo. Ovviamente rimane molto degli anni trascorsi con loro, ma è passato parecchio tempo e da quelle idee musicali, di suono e di scrittura sono ormai molto lontano. Stando in un gruppo ho imparato ad ascoltare e a smussare il mio ego".
L'album è distribuito dalla Warner e prodotto dalla casa discografica Ponderosa Music&Art: "La Warner artisticamente non ha voce in capitolo perché si occupa solamente della distribuzione dell'album. Con la casa discografica Ponderosa vado molto d’accordo, perché ha rispettato tutte le mie scelte".
Gemma è infatti molto contento del suo nuovo lavoro: "E' un album scarno, è vero, anche se la ricerca dell'essenziale, per quanto mi riguarda, è ancora lunga. L'ideale, infatti, sarebbe riuscire a creare qualcosa di semplice ma con dei significati molto forti: la mia idea, non a caso, è unire semplicità e comunicazione", specifica Gemma, che aggiunge: "L'ironia e la malinconia sono le chiavi di lettura delle cose che più mi toccano, sia come artista che come persona".
Nell'album è presente anche una cover del brano "Tu si 'na cosa grande" di Domenico Modugno, che però Luca Gemma canta in un italiano privo dell'accento napoletano: "Di cantare in napoletano non me la sentivo proprio. Ho lavorato molto sul pezzo per interpretarlo al meglio, e mentre lo suonavo mi veniva naturale cantarlo in italiano, anche perché l'originale è in un napoletano molto semplice. Ho scelto questa canzone perché sono un grande ammiratore di Modugno, oltre che di Gino Paoli e Luigi Tenco. Mi piacciono le musiche degli anni '50 e '60, ma i miei preferiti degli ultimi anni sono Tom Waits, Nick Cave, e gli Smiths".
Luca Gemma è anche un osservatore molto attento del panorama musicale italiano: "Mi piacciono molto il nuovo disco dei Tiromancino, le ballate degli Afterhours, le canzoni di
Battiato, la voce di Raiz e altri ancora. Purtroppo, negli ultimi tempi, escono tante, forse troppe, cose.
È raro trovare un disco interamente bello, coinvolgente ed emotivamente appagante, ma sono lontanissimo dal dire che, musicalmente parlando,
non ci siano ottime proposte in Italia".
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