Lisa Hannigan, dal vivo per Rockol: il video #NoFilter

La vediamo arrivare attraverso l'Arco della Pace, con la chitarra in mano. E' sotto il sole dell'ora di pranzo milanese, che picchia forte in questi ultimi giorni d'estate. Tira fuori la chitarra e si siede sui gradini, con l'Arco alle spalle.
"Canto piano", ci dice, mentre sistemiamo il microfono della camera.
Sì, sappiamo che Lisa Hannigan ha una voce e un modo suonare delicato - ed è uno dei tanti motivi per cui ci piace. Sorride, quando glielo diciamo, quasi imbarazzata. "Thank you", risponde. Di persona è come nella musica. Poi, quando suona, ancora meglio: attacca "Fall", la canzone che apre l'ultimo album "At swim". E il risultato è quello che vedete.
La versione acustica è più semplice del suono dell'album, curato da Aaron Dessner dei National. "Mi ha scritto qualche tempo fa, dal nulla", ci racconta. "E abbiamo iniziato a scrivere assieme. E' stato stupendo, ha tirato fuori un lato nuovo dalla mia musica. Mi ha pure coinvolto nel tributo ai Grateful Dead", racconta, ricordando "Day of the dead", il monumentale tributo curato dai National. "Non li conoscevo: quella musica non è mai arrivata nell'Irlanda rurale...".
Mentre suona qualche passante si ferma a guardarla, rapito, e fa foto. Sul finire della canzone, un cane abbaia in lontananza, lei si volta automaticamente il viso verso quella direzione, sulle ultime note, e sorride. Poco dopo un gruppo di uomini muscolosi si mette a fare esercizi aerobici dietro di lei, che li guarda incuriositi, prima di raccogliere lo strumento, e incamminarsi nel sole. "Possiamo portarti la chitarra?", le chiediamo. "No grazie, non ce n'è bisogno". "Fossero tutti così gli artisti", commenta la discografica che la accompagna. Già, fossero tutti come Lisa Hannigan...